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La combinazione orale di ertugliflozin e sitagliptin č ora prescrivibile anche dal medico di medicina generale

Dal 19 luglio scorso è entrato in vigore un aggiornamento della Nota 100 dell'Aifa che estende la prescrivibilità delle associazioni fisse o estemporanee

dei farmaci appartenenti alle classi oggetto della nota stessa, ai medici di famiglia e a tutti gli specialisti del Servizio sanitario nazionale autorizzati.

Inoltre, soltanto per gli inibitori del SGLT-2 e gli inibitori del DPP-4, da soli o in associazione, è stata abrogata la scheda prescrittiva.

Tra le associazioni che rientrano nell’estensione della prescrizione, la combinazione orale di ertugliflozin e sitagliptin di MSD.

L’estensione della prescrivibilità delle associazioni fisse o estemporanee dei farmaci, commenta Silvestro Scotti, segretario nazionale della Fimmg, la Federazione italiana medici di medicina generale, «è un’ottima notizia per la salute di tutti quei pazienti con diabete tipo 2 che per un motivo o per l’altro sono seguiti esclusivamente dal medico di famiglia. Questo rappresenta, inoltre, l’inizio della semplificazione burocratica, da Fimmg richiesta da anni, per la gestione territoriale di opzioni terapeutiche innovative ed efficienti, in grado di migliorare non solo il controllo glicemico e metabolico e la compliance dei pazienti, ma anche diminuire il rischio cardiovascolare».

Più del 90% dei casi di diabete diagnosticati sono rappresentati dalla forma di tipo 2, in aumento in tutto il mondo, Italia compresa.

«Fornire soluzioni terapeutiche innovative ed efficaci e garantire che esse arrivino rapidamente a tutti i pazienti che ne hanno bisogno è la direzione nella quale crediamo in MSD – assicura Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata di MSD Italia - e per la quale ci impegniamo con il massimo sforzo possibile, ogni giorno. L’aggiornamento della Nota 100 con l’estensione della prescrivibilità degli inibitori del SGLT2 in associazione, fissa o estemporanea, con gli inibitori del DPP4 da parte dei medici di Medicina generale e degli specialisti del Servizio sanitario nazionale diversi dal diabetologo, rappresenta una straordinaria opportunità per una gestione più integrata della malattia e per una riduzione dei tempi di accesso alle terapie per i tantissimi pazienti che convivono con il diabete di tipo 2».

Tratto da: Healthdesk, 28 luglio 2025