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Nuove linee guida KDIGO per il trattamento dei pazienti con malattia renale cronica e diabete

Per i pazienti con malattia renale cronica (CKD) e diabete sono state elaborate le nuove linee guida dalla Kidney Disease: Improving Global Outcomes (KDIGO), che includono raccomandazioni in merito all’approccio terapeutico per questi soggetti, il monitoraggio glicemico e gli obiettivi, gli interventi ipoglicemizzanti e sullo stile di vita, gli approcci all'autogestione e i modelli di cura ottimali.

KDIGO è un'organizzazione globale che sviluppa e implementa linee guida di pratica clinica basate sull'evidenza nelle malattie renali. È un ente di beneficenza indipendente, guidato da volontari e autogestito situato in Belgio.

La prevalenza del diabete nel mondo ha raggiunto proporzioni epidemiche, ha premesso il team di lavoro. Anche se si stima che la malattia colpisca già oltre dell'8% della popolazione mondiale (più di 450 milioni di persone), si prevede che questo numero aumenterà fino a superare i 700 milioni entro il 2045.

Gli autori stimano che oltre il 40% delle persone con diabete svilupperà una CKD, compreso un numero significativo di persone che svilupperanno un'insufficienza renale che richiederà dialisi e/o trapianto. Data la disponibilità di molti nuovi agenti che mirano a una varietà di approcci meccanicistici per migliorare gli outcome dei pazienti con diabete e malattie renali, è stato ritenuto opportuno stilare delle linee guida aggiornate.

«Gli ultimi 5-10 anni hanno portato a nuove speranze per una migliore prevenzione e trattamento della malattia renale cronica nelle persone che soffrono di diabete», hanno scritto gli autori. «I nuovi farmaci e le nuove tecnologie forniscono opzioni migliori per controllare la glicemia e prevenire la CKD e la sua progressione, se abbinati a uno stile di vita sano e ad altri standard di gestione dell'assistenza».

Raccomandazioni basate sull’analisi della letteratura

Le linee guida KDIGO si basano su analisi della letteratura condotte l'ultima volta nell'ottobre 2018, integrate con ulteriori evidenze fino a settembre 2019 e infine aggiornate a febbraio 2020. Si rivolgono a un vasto pubblico di medici e altri professionisti della salute che trattano diabete e CKD.

La linea guida comprendono il trattamento dei pazienti con diabete sia di tipo 1 che di tipo 2, che differiscono per la gestione farmacologica della glicemia. «Le linee guida includono raccomandazioni basate sull'evidenza per il trattamento farmacologico antiiperglicemico nel diabete di tipo 2 e CKD, ma rimandano la terapia ipoglicemizzante basata sull’insulina in quanti hanno diabete di tipo 1 alle linee guida già pubblicate da diverse Società Scientifiche dedicate al diabete».

Il team di lavoro ha affrontato la cura di pazienti malattia renale cronica di tutti i livelli di gravità, compresi quelli sottoposti a trapianto di rene e trattati con emodialisi o dialisi peritoneale.

«Il documento si propone di enfatizzare la centralità del paziente» ha affermato uno dei leader del team di lavoro Ian de Boer, della University of Washington a Seattle, Usa. «Quando parliamo di cure complete per i pazienti con diabete e CKD, non si tratta semplicemente di glucosio o reni. L'assistenza completa riguarda la gestione del benessere generale del paziente, compresi i rischi cardiovascolari e di malattie renali. Si tratta di adottare una vasta gamma di interventi su misura per il background e le preferenze di cura del paziente. Fortunatamente di recente sono stati fatti enormi progressi recenti nel monitoraggio e nel trattamento del diabete, il che rende questa linea guida particolarmente tempestiva».

Approccio multidisciplinare raccomandato

«Per quanto preziose possano essere queste raccomandazioni nelle linee guida, sono efficaci solo quando vengono implementate in modo appropriato», ha detto l’altro co-leader del progetto Peter Rossing dello Steno Diabetes center di Copenaghen. «Per questo motivo incoraggiamo fortemente l'assistenza integrata basata sulla multidisciplinarietà, in cui i medici di diverse specialità che trattano questi pazienti collaborano e comunicano efficacemente. In contesti con risorse limitate, il coinvolgimento di altro personale sanitario, come infermieri, dietologi, farmacisti e assistenti sanitari, gioca un ruolo ancora più critico nell'erogazione ottimale delle cure per questi pazienti».

Bibliografia

KDIGO 2020 Clinical Practice Guideline for Diabetes Management in Chronic Kidney Disease

Tratto da: Pharmastar, Davide Cavaleri, 01 novembre 2020