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Malattie renali: i segnali da non sottovalutare

Il corpo umano è costituito da acqua per quasi il 60%. La vita senz’acqua non è possibile: l’organismo ha bisogno che l‘equilibrio interno si mantenga, in particolare durante i mesi più caldi, quando tramite il sudore ne emettiamo molta di più rispetto al solito.

L’acqua è importante anche per la salute e il corretto funzionamento dei reni, che la utilizzano come veicolo per poter eliminare le sostanze di rifiuto.

Malattie renali: i sintomi cui prestare attenzione

Le malattie renali sono quasi del tutto asintomatiche, almeno fino a quando non arrivano a uno stadio avanzato.

Esistono però alcuni indicatori che potrebbero accendere un campanello d’allarme, fra i quali un brusco aumento della pressione arteriosa o l’urinare tanto e spesso.

Se questo capita, specie di notte, si potrebbe pensare a un malfunzionamento dei reni (oltre che a un aumento di volume della prostata nei soggetti di sesso maschile). In questo caso occorre rivolgersi al medico che valuterà se prescrivere alcuni esami (dosaggio della creatinina, esame delle urine, rapporto albumina/creatinina nelle urine), al fine di avere alcune informazioni preliminari utili alla diagnosi.

L’importanza di controllare l’urina

Attraverso l’urina il corpo elimina l’acqua in eccesso, le scorie presenti nell’organismo e riequilibra il contenuto di sali minerali. Quando l’urina è abbondante e di un colore molto chiaro, o trasparente, significa che nel corpo vi era acqua in eccesso. Se invece si emette poca urina, di un colore giallo intenso fino all’arancione, significa che nel corpo c’è mancanza di acqua ed è necessario introdurre più liquidi.

Più acqua si beve più urina si espelle: non vi è differenza fra bere acqua del rubinetto, minerale o oligominerale, perché la qualità dell’acqua non influisce in modo significativo sul quantitativo di urina prodotta.

Attenzione all’acqua fredda

Quando si ha sete l’acqua fredda può avere un effetto più intenso e più gradevole sulle papille gustative, facendoci credere di aver esaurito il nostro bisogno di liquidi, prima che l’acqua stessa venga realmente assorbita a livello intestinale. Per questo è preferibile bere acqua a temperatura moderatamente fresca, che permette di capire più facilmente se l’organismo non ha ancora bisogno di bere.

Bere molta acqua: quando è consigliabile e quando va evitato

Contrariamente a quanto spesso ritenuto, non tutte le malattie renali beneficiano dell’assunzione di elevate quantità di liquidi.

Da un lato, coloro che soffrono di calcolosi renale è bene che bevano abbondantemente, perché il consumo di acqua aiuta l’espulsione dei piccoli calcoli che si trovano all’interno degli ureteri e soprattutto contribuisce a impedire la formazione di nuovi calcoli: per questo serve assumere, in modo frazionato durante tutto l’arco della giornata, una quantità di liquidi tale da consentire l’eliminazione di almeno due litri abbondanti di urina al giorno.

Si consigliano le stesse quantità anche per evitare le infezioni urinarie recidivanti.

Molto importante è poi reintegrare i liquidi corporei in seguito a eventi che comportano abbondante perdita d’acqua come forte sudorazione, vomito o diarrea, febbre elevata.

Per coloro che invece soffrono di insufficienza renale, l’eccesso di acqua può talora essere pericoloso: i reni, infatti, a causa di questa patologia perdono progressivamente la capacità di eliminare quella in eccesso, specie se coesistono patologie cardiache o che colpiscono il fegato, causando la formazione di edemi. L’assunzione di acqua in eccesso va assolutamente evitata anche da chi è in dialisi.

La prevenzione delle malattie renali

Per diminuire il rischio di malattie renali occorre prestare attenzione alla prevenzione e alla cura di quelle condizioni che possono causare problemi ai reni, come il diabete e le malattie cardiovascolari, in particolare l’ipertensione.

È quindi bene, in primo luogo, aver cura dello stile di vita: mantenere il peso corporeo nella norma, evitando obesità e sovrappeso, tenere sotto controllo la pressione, anche con un consumo ridotto di sale; non fumare; limitare il consumo di alcolici e dedicarsi regolarmente a un esercizio fisico adeguato alla propria età e alle proprie condizioni.

Salute dei reni, dottor Enzo Corghi, nefrologo in Humanitas San Pio X

Tratto da: Humanitas Salute, 16 maggio 2021