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L’obesità e il rischio vascolare

Recentemente è stata pubblicata sull'“European Heart Journal” una metanalisi e revisione “umbrella” per investigare la relazione causale e l’associazione tra l’incremento dell’adiposità e il rischio di patologie cardiovascolari o mortalità. Sono stati selezionati sia studi osservazionali che di randomizzazione mendeliana, pubblicati fino a Gennaio 2021 che valutavano l’associazione tra gli indici di obesità e il rischio cardiovascolare. Dodici revisioni sistematiche e 53 metanalisi (che includevano 501 studi) e 12 studi di randomizzazione mendeliana (RM), sono stati inclusi nell’analisi. L’indice di massa corporea (BMI) aumentato era associato ad un maggiore rischio di malattie coronariche, scompenso cardiaco, fibrillazione atriale, stroke, ictus emorragico, ipertensione arteriosa, stenosi della valvola aortica, embolia polmonare e tromboembolismo venoso. Effettuando l’RM si è dimostrato un effetto causale dell’obesità con tutti gli indici, eccetto che con lo stroke.  Il rischio cardiovascolare aumenta per ogni 5kg/m2 di incremento in BMI, variando dal 10% per l’ictus emorragico al 49% per l’ipertensione. La mortalità per tutte le cause e per causa cardiovascolare aumenta con l’adiposità, ma gli studi RM non hanno dimostrato un effetto causale per tutte le cause di mortalità. Concludendo, l’elevata adiposità è associata all’aumento del rischio cardiovascolare. Essa risulta un fattore di rischio causale per le malattie cardiovascolari, eccetto che per lo stroke e per la morte da tutte le cause. Metà delle associazioni studiate hanno un alto livello d’evidenza. Le associazioni erano consistenti tra il sesso e tra le varie regioni in studio.

Fonte: Kim et al 10.1093/eurheartj/ehab454.

Tratto da: Cardiolink, 22 settembre 2021