5permille
5x1000
A te non costa nulla, per noi č importante!
C.F. 98152160176

Diabete di tipo 2 e iperglicemia, il nuovo documento di consenso ADA/EASD

L’American Diabetes Association (ADA) e la European Association for the Study of Diabetes (EASD) hanno recentemente presentato una nuova versione del documento di consenso sulla gestione dell’iperglicemia nei pazienti adulti con diabete di tipo 2, il cui ultimo aggiornamento risaliva al 2019. Il documento, discusso nel corso del meeting EASD 2022 e pubblicato contemporaneamente sulle riviste Diabetologia e Diabetes Care (1,2), introduce alcune importanti novità, soprattutto per quanto riguarda la gestione dell’obesità e l’importanza di un approccio olistico e personalizzato in base alle caratteristiche cliniche e socio-economiche del singolo paziente. Riportiamo di seguito una sintesi delle raccomandazioni principali:

  • A tutte le persone con diabete di tipo 2 dovrebbe essere offerto l’accesso ai programmi di educazione e supporto all’autogestione del diabete (Diabetes Self-Management Education and Support, DSMES);
  • Nell’ambito della gestione dei pazienti con diabete di tipo 2 la priorità dovrebbe essere data a un’assistenza individualizzata incentrata sulla persona;
  • La scelta della terapia ipoglicemizzanti dovrebbe considerare in modo specifico l’aderenza al trattamento;
  • Una terapia nutrizionale focalizzata sull’identificazione di abitudini alimentari sane, seguibili e sostenibili è raccomandata ai fini del raggiungimento degli obiettivi metabolici e di peso;
  • L’attività fisica migliora il controllo glicemico e dovrebbe essere una componente essenziale della gestione del diabete di tipo 2;
  • Gli adulti con diabete di tipo 2 dovrebbero svolgere regolarmente attività fisica (> 150 min/settimana di attività aerobica di intensità da moderata ad alta) ed essere incoraggiati a ridurre il tempo passato in condizioni di sedentarietà;
  • L’attività aerobica dovrebbe essere integrata con due o tre allenamenti a settimana finalizzati a aumentare resistenza, flessibilità e/o equilibrio. Le sessioni di allenamento dell’equilibrio sono particolarmente incoraggiate per i pazienti anziani o con mobilità ridotta o scarsa funzionalità;
  • La chirurgia metabolica dovrebbe essere considerata un’opzione terapeutica negli adulti con diabete di tipo 2 con un BMI ≥ 40,0 kg/m2 (BMI ≥ 37,5 kg/m2 nelle persone di origine asiatica) o un BMI di 35,0-39,9 kg/m2 (32,5–37,4 kg/m2 nelle persone di origine asiatica) che non ottengono una perdita di peso duratura e un miglioramento delle comorbidità (inclusa l’iperglicemia) con approcci non chirurgici;
  • Nelle persone con patologie cardiovascolari accertate il trattamento dovrebbe essere utilizzato un antagonista del recettore GLP-1 efficace nel ridurre gli eventi cardiovascolari maggiori o un inibitore di SGLT2 efficace nel ridurre eventi cardiovascolari maggiori e scompenso cardiaco e nel migliorare la funzione renale;
  • Nelle persone con insufficienza renale cronica e un eGFR ≥ 20 ml/min per 1,73 m2 e un UACR>3,0 mg/mmol (>30 mg/g), dovrebbe essere iniziato un trattamento con un inibitore di SGLT2 efficace nel ridurre eventi cardiovascolari maggiori e scompenso cardiaco e nel migliorare gli esiti renali. Le indicazioni e le soglie eGFR possono variare in base alla regione. Se tale trattamento non è tollerato o è controindicato è possibile prendere in considerazione un antagonista del recettore GLP-1 efficace nel ridurre gli eventi cardiovascolari maggiori, il quale deve essere continuato fino alla necessità di un trapianto di rene;
  • Nei pazienti con scompenso cardiaco si raccomanda l’utilizzo di un inibitore di SGLT2 in grado di migliorare gli esiti legati allo scompenso e all’insufficienza renale;
  • Negli individui senza una patologia cardiovascolare accertata ma con molteplici fattori di rischio cardiovascolare (come età ≥ a 55 anni, obesità, ipertensione, fumo, dislipidemia o albuminuria), dovrebbe essere utilizzato un antagonista del recettore GLP-1 efficace nel ridurre gli eventi cardiovascolari maggiori o un inibitore di SGLT2 efficace nel ridurre eventi cardiovascolari maggiori e scompenso cardiaco e nel migliorare gli esiti renali;
  • Nelle persone con scompenso cardiaco, malattia renale cronica, patologia cardiovascolare accertata o fattori di rischio cardiovascolare multipli, la decisione di utilizzare un antagonista del recettore GLP-1 o un inibitore di SGLT2 dovrebbe essere indipendente dall’uso di metformina;
  • Nelle persone con scompenso cardiaco, malattia renale cronica, patologia cardiovascolare accertata o multipli fattori di rischio cardiovascolare, la decisione di utilizzare un antagonista del recettore GLP-1 o un inibitore di SGLT2i dovrebbe utilizzato indipendentemente dai livelli basali di HbA1c;
  • In linea generale la scelta dei farmaci utili a migliorare gli esiti cardiovascolari e renali non dovrebbe differire per i pazienti anziani;
  • Nei pazienti con diabete è età inferiore a 40 anni si dovrebbe prendere in considerazione una terapia di combinazione precoce;
  • Nella gestione delle donne in età fertile è importante considerare la possibilità di un counseling sulla contraccezione ed evitare l’esposizione a farmaci che possono influire negativamente sulla salute fetale.

Bibliografia

Davies MJ, Aroda VR, Collins BS et al. Management of hyperglycaemia in type 2 diabetes, 2022. A consensus report by the American Diabetes Association (ADA) and the European Association for the Study of Diabetes (EASD). Diabetologia 2022; https://doi.org/10.1007/s00125-022-05787-2.

2. Davies MJ, Aroda VR, Collins BS et al. Management of Hyperglycemia in Type 2 Diabetes, 2022. A Consensus Report by the American Diabetes Association (ADA) and the European Association for the Study of Diabetes (EASD). Diabetes Care 2022; dci220034.

Tratto da: cardioinfo.it, Fabio Ambrosino, 28 Settembre 2022