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Alt alla pigrizia: «Chi impara presto, campa 100 anni»

Riduce il rischio di malattie cardiovascolari, abbassa la pressione del sangue, migliora l’azione dell’insulina, abbassa il colesterolo e combatte le infiammazioni di arterie e vene. La cura miracolosa che permette tutto questo è una sola: il movimento.

È il messaggio che l’Associazione per la lotta alla trombosi e alle malattie cardiovascolari (Alt) non si stanca di ripetere da anni a questa parte e che verrà ribadito  in occasione della 5° Giornata nazionale per la lotta alla trombosi, in programma mercoledì 13 aprile 2016. Perché «chi impara presto campa 100 anni».

Sfide a squadre, tornei di calcio e di tennis, trekking e incontri con gli specialisti che spiegheranno i tanti vantaggi dell’attività fisica. Sono queste alcune delle iniziative previste per la giornata del 13 aprile in tutta Italia, l’elenco completo si trova sul sito www.giornatatrombosi.it.

La trombosi colpisce ogni anno 600 mila italiani, uomini, donne e perfino bambini e neonati sotto la forma di ictus, infarto, embolia, malattie che in un caso su tre potrebbero essere evitate con una maggiore attenzione agli stili di vita a partire dall’attività fisica. Non tutti sanno di cosa è capace il movimento: abbassa il livello del fibrinogeno, una proteina che accende il meccanismo della coagulazione del sangue, e migliora il tono dei muscoli che facilitano il ritorno del sangue al cuore attraverso le vene.

Ecco perché lo sport rientra tra le dieci regole del Manifesto della Salute sottoscritte da Gazzetta dello Sport, Coni, Fcsa (Federazione centri per la diagnosi della trombosi e la sorveglianza delle terapie antitrombotiche), Siset (Società italiana di emostasi e trombosi) e dalla Squadra della salute, un team di campioni sportivi, da Federica Fontana a Billy Costacurta a Franco Baresi, da Valentina Marchei ad Antonio Rossi, che lanciano all’unisono lo stesso messaggio: alt alla pigrizia.

Un messaggio che l’Associazione per la lotta alla trombosi lancia anche sui social network, invitando a partecipare alla campagna  #ALTpigrizia: basta farsi un selfie, scrivere 140 caratteri e pubblicare il tutto con l’hashtag #ALTpigrizia su Instagram, Twitter e Facebook.

Tratto da: Healthdesk, 13 aprile 2016