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Pendolarismo attivo per vincere l'obesitā: andare al lavoro a piedi o in bici

Andare al lavoro può aiutare a dimagrire e mantenere un corretto indice di massa corporea. Ovviamente tutto dipende da come si raggiunge l'ufficio: occorre evitare l'automobile e preferire i mezzi pubblici, ma per ottenere il massimo beneficio occorre recarsi al luogo di lavoro a piedi o, ancora meglio, in bicicletta, in quanto pedalare è l'attività più efficace per bruciare calorie. Possono sembrare ovvietà, ma questi dati derivano da uno studio, recentemente pubblicato su “Lancet Diabetes & Endocrinology”, che costituisce la più ampia ricerca mai condotta sul tema dell'obesità e del pendolarismo attivo, evidenziando come quest'ultimo mostri associazioni indipendenti con un peso del corpo più sano e una migliore composizione dei tessuti corporei. Lo studio trasversale è stato condotto da Ellen Flint, docente di Salute pubblica della London School of Hygiene & Tropical Medicine, e colleghi, i quali hanno monitorato - tra il 2006 e il 2010 - 150 mila individui di età compresa tra i 40 e i 69 anni. Non è stata data alcuna indicazione e ci si è limitati a osservare e registrare i comportamenti dei lavoratori inclusi nello studio e a trarre alla fine le conclusioni. Pertanto ogni giorno alcuni prendevano l'autobus, altri la bicicletta, c'era chi andava a piedi, mentre la maggior parte si recava al lavoro in macchina. Come era facilmente prevedibile i maggiori benefici li hanno avuti i pendolari ciclisti. La rilevanza dello studio consiste in questo: anche se i benefici del movimento risultano scontati, quasi banali, nel momento in cui il confronto con gli automobilisti viene tradotto in numeri il confronto non può lasciare indifferenti. Ecco qualche esempio. Gli uomini che usano la bicicletta per andare al lavoro pesano in media 5 chili di meno rispetto agli automobilisti, con una differenza di indice di massa corporea pari a 1,7 kg/m2.Quanto alle donne, le pendolari cicliste sono risultate più leggere di 4,4 chili a confronto delle lavoratrici automobiliste. Da sottolineare che la forma fisica dei pendolari più attivi si mantiene anche a distanza di tempo ed è indipendente da altri fattori come lo stile di vita, lo stipendio, il livello di educazione e le abitudini sportive. Al secondo posto della classifica del “pendolare in salute” si piazzano i pedoni. Chi si reca al luogo di lavoro camminando ha un indice di massa corporea di 0,98 kg/m2inferiore rispetto a chi usa la macchina. Come è logico, anche la distanza gioca la sua parte: chi pedala o cammina per tragitti più lunghi ha maggiori vantaggi in termini di riduzione di peso. In ogni caso, dalla ricerca risulta un dato positivo anche per chi - magari per necessità se non per preferenza - ricorre ai mezzi pubblici: fare movimento, anche se poco, è preferibile rispetto a non farne per niente (in questo senso, come mezzi di trasporto, autobus o treno sono in ogni caso superiori, nel favorire la forma fisica, all'automobile).«Molte persone vivono troppo lontano dal luogo di lavoro per andarci in bici o a piedi» chiarisce Flint «ma anche la minima attività fisica impiegata per prendere i mezzi pubblici può avere effetti importanti». Il messaggio più importante, ai fini della salute pubblica, secondo gli autori dello studio è il seguente: «molte persone non sono attratte dallo sport o da altre attività fisiche di cui si conoscono i benefici sulla salute; per questo il “pendolarismo attivo” può essere una scelta importante e facile per incrementare l'attività fisica e aumentare la percentuale di persone che raggiungono i livelli di movimento consigliati».

Tratto da: Diabetologia33, 20 aprile 2016