5permille
5x1000
A te non costa nulla, per noi č importante!
C.F. 98152160176

Diabete di tipo 2, se ci si cura bene, vita prolungata di 8 anni

Grazie al follow-up a lungo termine di uno studio danese, gli scienziati potuto concludere che un trattamento completo e intenso per i pazienti con diabete di tipo 2 e inziale danno d’organo a livello renale può aumentare l’aspettativa di vita di un paziente di circa di otto anni.

Questo studio, pubblicato poche settimane fa su Diabetologia, fa seguito allo studio Steno-2, un trial del 1993. Nello Steno-2, 160 persone con diabete di tipo 2 in cui vi era presenza di microalbuminuria sono state randomizzate e trattate con un piano di trattamento convenzionale o con un piano di trattamento intensificato. Il trattamento standard era quello previsto dalle Linee guida danesi e il trattamento intensivo multi-dimensionale prevedeva interventi su: dieta, stili di vita, terapia farmacologica, iperglicemia, ipertensione, dislipidemia e microalbuminuria.

Gli interventi multidimensionali erano finalizzati al raggiungimento di più obiettivi terapeutici: abbassamento della glicemia, abbassamento della pressione arteriosa, correzione della dislipidemia, correzione della microalbuminuria. Lo studio iniziale si è concluso dopo otto anni.

Adesso, 21 anni dopo l’inizio del trial si possono fare dei bilanci. Il dottor Peter Gaede dell'Ospedale Slagelse e University of Southern Denmark, ha preso contatto con quelle persone che avevano partecipato allo studio per vedere come i loro piani di trattamento abbiano inciso sulla loro vita di diabetici nel lungo termine.

"Nelle precedenti valutazioni condotte nell’ambito dello studio Steno-2 avevamo dimostrato un'efficacia senza precedenti per un intervento multifattoriale strutturato," dice il coautore dello studio Dr. Jens Oellgaard. - Era ragionevole ipotizzare che i pazienti che hanno subito il trattamento intensificato avrebbero avuto una più lunga durata di vita.”

Delle 160 persone monitorate da Gaede e Oellgaard "38 pazienti sottoposti a un’alta intensità di terapia erano nel frattempo deceduti, rispetto ai 55 pazienti trattati con terapia convenzionale" indicando che l'intensificarsi del piano di trattamento ha portato a un 45 per cento di possibilità di una vita più lunga. I pazienti trattati con un regime ad alta intensità di terapia sono andati incontro anche una diminuzione del rischio di danno d'organo, e coloro che erano vissuti circa otto anni in più rispetto ai pazienti in terapia convenzionale.

Che cosa significa questo studio per il trattamento del diabete? "Il risultato del nostro studio è molto incoraggiante e sottolinea la necessità di un trattamento precoce e intensificato che tenga conto dei molteplici fattori di rischio modificabili in pazienti con diabete di tipo 2 e una prognosi non buona", ha detto Peter Gaede in un comunicato.

Lo studio Steno-2 era già stato oggetto di valutazioni di follow up l’ultima delle quali nel 2008. Tali valutazioni hanno poi influito sulle nuove linee guida internazionali per il trattamento del diabete di tipo 2 in generale.

"Questo lungo periodo di follow-up dello studio Steno-2 dimostra oltre ogni dubbio la sostenibilità di un approccio di trattamento intensificato e su più fronti dei pazienti con diabete di tipo 2 e microalbuminuria da noi introdotto più di 21 anni fa. I benefici per i pazienti in termini di un importante prolungamento della durata della vita e un dimezzamento delle nuove complicazioni cardiovascolari parlano da soli" ha dichiarato Hans-Henrik Parving, uno degli autori.

Peter Gæde, Jens Oellgaard, Bendix Carstensen et al. Years of life gained by multifactorial intervention in patients with type 2 diabetes mellitus and microalbuminuria: 21 years follow-up on the Steno-2 randomised trial Diabetologia November 2016, Volume 59, Issue 11, pp 2298–2307

Tratto da: Pharmastar, 02 ottobre 2016