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Nuovo concetto di attivitā fisica di Ada: semplici movimenti contro la sedentarietā

L'American Diabetes Association (Ada) ha aggiornato le proprie linee guida sull'esercizio fisico nei pazienti diabetici, raccomandando di ridurre il tempo giornaliero passato in attività sedentarie. In sintesi, l'esercizio fisico va considerato come una vera e propria terapia da prescrivere. Abbiamo chiesto un commento su questa nuova versione del documento a Ernesto Rossi, presidente di Amd (Associazione Medici Diabetologi) Campania.

Quali sono i principali elementi di novità introdotti nelle nuove linee guida ADA?

Già circa 15 anni fa due importanti studi randomizzati multicentrici, quali il Dpp e il Dps, hanno dimostrato che una regolare attività fisica è in grado di ridurre l'incidenza di comparsa della malattia diabetica in una popolazione ad alto rischio (soggetti con ridotta tolleranza ai carboidrati o alterata glicemia a digiuno). Le nuove linee guida Ada individuano dei benefici, sia preventivi che terapeutici, non solo nell'esercizio fisico strutturato, ma anche nell'attività fisica intesa come semplice movimento corporeo che determina un dispendio energetico.

Che cosa viene consigliato di fare, più precisamente?

A tale proposito consigliano di intervallare il tempo di sedentarietà almeno ogni 30 minuti, eseguendo esercizi sul posto per una durata anche inferiore a 5 minuti, quali per esempio rotazione del busto, estensione delle gambe, alzare le braccia, camminare sul posto, flesso-estensione del tronco. Tutto questo differenzia una popolazione sedentaria da una non sedentaria.

Quali vantaggi specifici porta l'attività fisica nelle persone con diabete di tipo 2 e di tipo 1?

I vantaggi dell'attività fisica consistono nella prevenzione del diabete mellito tipo 2, ma anche nel migliorare il compenso glicometabolico delle persone che ne sono già affette, nella prevenzione delle complicanze cardiovascolari, nella riduzione del peso corporeo; nel diabete tipo 1, dove le evidenze scientifiche sono meno forti riguardo il compenso glicemico, di sicuro l'attività fisica impatta positivamente sulla sicurezza cardiovascolare e sul rafforzamento muscolare.

Oltre a promuovere l'attività fisica, quali sistemi si possono adottare per ridurre la sedentarietà?

Per implementare i livelli di attività fisica è fondamentale agire sulla educazione della popolazione, fornendo gli strumenti necessari per una maggiore consapevolezza dei benefici derivanti dall'attività fisica, lavorando sull'empowerment del paziente per aumentarne la motivazione, avvalendosi sia di personale qualificato sia magari dei moderni supporti mediatici.

Diabetes Care, 2016; 39(11): 2065-2079.

http://care.diabetesjournals.org/content/39/11/2065

Tratto da: Diabetologia33, 24 novembre 2016