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Donazione di organi, il silenzio-assenso diventa legge in Francia

Una nuova normativa entrata in vigore il primo gennaio renderà possibile l’espianto degli organi anche con parere contrario dei familiari, a meno di dissenso espresso su un apposito “Registro del rifiuto”.

Dal primo gennaio in Francia è entrata in vigore una nuova normativa in materia delle donazioni di organi: tutte le persone possono diventare donatori, dopo la loro morte, a meno che non abbiano espresso il proprio rifiuto su un apposito registro. La nuova legge, in questo modo, permetterà di procedere all’espianto degli organi della persona deceduta anche se i familiari dovessero esprimere parere contrario.

Fino al primo gennaio, quando appunto la riforma del sistema sanitario francese è entrata in vigore, a meno che la persona non avesse espresso chiaramente il consenso o il rifiuto alla donazione dei propri organi, i medici francesi erano tenuti a consultare i parenti che, in quasi un terzo dei casi, si esprimeva contro la donazione. Da ora, invece, coloro che non vogliono donare tutti o alcuni dei loro organi dovranno iscriversi su un apposito “Registro del rifiuto” nazionale, disponibile anche online, oppure lasciare a un familiare un documento in cui si dichiara la volontà contraria alla donazione (finora 150mila francesi hanno già firmato).

L’obbiettivo della nuova legge è proprio quello di ridurre le liste d’attesa per il trapianto di organi. Nel 2105, infatti, erano circa 21mila i francesi che aspettavano un trapianto e lo scorso anno circa 500 persone sono morte prima di ottenerlo. L’Unione europea, infatti, ha sottolineato la mancanza di organi per il trapianto e il crescente numero di pazienti nelle liste di attesa di tutto il mondo: solo nel 2014, 86mila persone erano in attesa per le donazioni di organi negli stati membri dell’Ue, mentre in media 16 persone morivano ogni giorno in attesa di un trapianto.

Nel nostro Paese lo scenario è leggermente migliore: sono aumentati i trapianti e le donazioni, anche da donatori viventi. Secondo i dati di proiezione di ottobre 2016 del Centro Nazionale Trapianti l’Italia è ai primi posti in Europa: i trapianti eseguiti lo scorso anno sono stati 3.268, rispetto ai 3.002 del 2015, e si sono registrati poco più di 1200 i donatori rispetto ai 1.165 nel 2015.

Tratto da: WIRED Scienza Medicina, Marta Musso, 04 gennaio 2016