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Così un pancreas bionico potrà aiutare i pazienti

Come funziona il nuovo apparecchio sperimentato negli Usa, che controlla gli zuccheri nel sangue attraverso un modello matematico.

Dopo oltre 15 anni di studi, stavolta Edward Damiano della Boston University, potrebbe farcela. Lo scienziato che ha dedicato buona parte della sua vita a studiare un congegno bionico in grado di sostituire completamente le funzioni del pancreas, ha annunciato di aver vinto un finanziamento di 12 milioni di dollari dal National Institute of Heart, che permetteranno a lui e al suo team di perfezionare il prototipo per poter essere immesso sul mercato. E a quel punto tutti i malati di diabete di tipo 1 potranno avere a disposizione un congegno che per 24 ore al giorno, attraverso modelli matematici, ottimizzerà i livelli di zucchero nel sangue, provvedendo a modificarli in caso di problemi.

Lo studio di Damiano e del suo team è stato pubblicato sulla rivista scientifica Lancet, e ha dimostrato l'efficacia del pancreas bionico nel controllo del diabete, rispetto a tutti gli altri metodi oggi in uso. Due gruppi di pazienti sono stati seguiti nell'arco di 11 giorni, in due diversi periodi dell'anno. Un gruppo utilizzava un normale misuratore di insulina con microinfusore (quelli attualmente disponibili sul mercato sanitario). L'altro gruppo era collegato al pancreas elettronico, che attraverso un modello matematico è in grado ogni momento della giornata di ristabilire nel sangue i corretti livelli di insulina e glucagone, i regolatori degli zuccheri.

I pazienti con il pancreas elettronico hanno sempre registrato livelli di insulina più bassi rispetto al trattamento standard, e meno crisi ipoglicemiche.

“I pazienti con diabete di tipo 1 si preoccupano di sviluppare ipoglicemia quando dormono e tendono a lasciare la loro glicemia alta per ridurre il rischio”, ha spiegato Steven J. Russell, uno degli autori della ricerca. “Il pancreas bionico ha ridotto il rischio di ipoglicemia durante la notte senza alzare la media del livello di glucosio”.

Dopo il successo dello studio, Damiano e il suo team intendono proseguire mirando gli studi sul diabete infantile. Damiano infatti ha iniziato a studiare il pancreas bionico dopo che suo figlio si è ammalato di diabete. Dopo le prime sperimentazioni animali, sono passati nove anni fa a quelle sugli esseri umani.

Il congegno messo a punto alla fine dello studio si chiama Ilet, ha le dimensioni di uno smartphone e contiene una fiala di insulina e una di glucagone.. Oltre al diabete aiuterà a tenere sotto controllo anche molte altre patologie legate alle anomalie del livello di zuccheri nel sangue.

Tratto da: Panorama Scienze, 10 febbraio 2017