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Ipertensione, le nuove linee guida americane abbassano a 130 la soglia

Le due principali società cardiologiche americane hanno deciso di ritoccare nuovamente i limiti dell'ipertensione: le nuove linee guida appena presentate da American College of Cardiology e American Heart Association alle Scientific Session 2017 dell'Aha, infatti, indicano ora la soglia di 130/80 mmHg, per quella che viene definita stage 1 hypertension, ipertensione di stadio 1. «L'obiettivo è di fornire una linea guida che comprenda diagnosi, prevenzione, valutazione e trattamento e anche strategie per migliorare i tassi di controllo nel corso del trattamento» ha spiegato in una conferenza stampa Paul Whelton, della Tulane University School of Public Health and Tropical Medicine di New Orleans, che ha presieduto il comitato che ha curato il testo, condiviso complessivamente da ben 11 società scientifiche e pubblicato contestualmente sul Journal of the American College of Cardiology e su Hypertension. Le nuove linee guida, che aggiornano quelle del 2003, non modificano la definizione di pressione normale (entro i limiti di 120/80 mmHg,), ma propongono di suddividere la fascia finora etichettata come pre-ipertensione in “pressione elevata” (tra 120 e 129 mmHg, con diastolica entro 80 mmHg), “ipertensione di stadio 1” (sistolica tra 130 e 139 mmHg, o diastolica tra 80 e 89 mmHg) e “ipertensione di stadio 2” con valori pressori di almeno 140/90 mmHg. Infine “crisi ipertensiva” con sistolica oltre 180 mmHg e/o diastolica oltre 120, e con pazienti che hanno bisogno di un tempestivo adeguamento della terapia, e di un ricovero ospedaliero in caso di segni di danno d'organo. Le nuove linee-guida sottolineano l'importanza di usare sistemi adeguati per misurare la pressione, tenendo conto del rischio di ipertensione “da camice bianco” e considerando anche la media tra misurazioni effettuate in tempi successivi. Quanto alla misurazione domestica, raccomandano di effettuarla regolarmente, con l'uso di apparecchi validati. Nell'ipertensione di stadio 1 la terapia farmacologica è considerata solo se il paziente ha avuto precedenti eventi cardiovascolari, o presenta fattori di rischio come diabete o malattia renale cronica.

Hypertension 2017; DOI:10.1161/HYP.0000000000000066

http://hyper.ahajournals.org/content/guidelines2017

Circulation 2017; DOI:10.1161/CIRCULATIONAHA.117.032582

http://circ.ahajournals.org/content/early/2017/11/08/CIRCULATIONAHA.117.032582

Tratto da: Quotidiano Sanità, 17 novembre 2017