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Congresso Easd, in nuove linee guida priorità a farmaci più moderni

La nuova edizione delle linee guida delle due principali società scientifiche internazionali di diabetologia (l'americana Ada e l'europea Easd) - presentate ufficialmente al congresso dell'Associazione europea per lo studio del diabete Easd - contiene due importanti indicazioni, già anticipate dalla diabetologia italiana come sottolineano gli esperti della Società italiana di Diabetologia presenti a Berlino. La prima indicazione importante è che dopo la metformina (che resta il primo farmaco da usare nel diabete di tipo 2) è necessario indirizzare la scelta verso i farmaci anti-diabete più sicuri, quelli cioè che non danno ipoglicemie; per questo i farmaci della classe sulfoniluree, tuttora molto utilizzati, vengono accantonati a favore delle classi terapeutiche più moderne e sicure. La seconda indicazione è che la terapia va personalizzata in base al rischio cardiovascolare del paziente: in un paziente cardiopatico andranno favoriti quei farmaci che nei trial clinici hanno dimostrano non solo di avere una buona sicurezza ma anche di riuscire a ridurre il rischio cardiovascolare. Entrambe le indicazioni sono già state inserite negli standard di cura, presentati lo scorso maggio durante il congresso della Sid.

«Il suggerimento di usare le sulfoniluree solo, eventualmente, in terza battuta» commenta Agostino Consoli, presidente eletto della Sid «è sicuramente un'indicazione importante e coraggiosa, perché le sulfoniluree sono farmaci di costo molto basso ed ampiamente diffuse». L'indicazione, conclude, «va quindi nel senso di affermare che la considerazione del valore di un trattamento farmacologico va, ove possibile, anteposta alla considerazione del prezzo». All'Easd è stata presentata anche una nuova coalizione internazionale contro il diabete: è il Forum europeo sul diabete. Il Forum raccoglie i vari 'volti' del mondo del diabete: associazioni scientifiche e mediche, associazioni di pazienti ma anche decisori politici e industrie. L'obiettivo è indirizzare verso un cambiamento le politiche sanitarie dei vari paesi al fine di aumentare e migliorare la cura del diabete. «È tempo di fare azioni concrete, oltre alla ricerca scientifica» ha affermato il presidente Easd Juleen Zierath. «Con il lancio del Forum speriamo di contribuire ad alzare il livello di cura del diabete in Europa». Il diabete, ha affermato il direttore del Forum John Nolan, «non è soltanto una malattia legata allo stile di vita, ma è anche un killer silenzioso: ogni 6 secondi, una persona muore per complicanze legate al diabete, come l'infarto. Non possiamo più ignorare questi numeri. Ecco perché invitiamo tutti i decisori ad unirsi per trovare una soluzione al problema rappresentato da questa patologia, che costituisce una delle emergenze di salute pubblica che sta crescendo più velocemente». Insieme al Forum, è stata lanciata anche una campagna di comunicazione da titolo "I wish", in cui malati, medici, infermieri e politici condividono i loro desideri sul futuro delle cure.

Tratto da: Doctor33, 05 ottobre 2018