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Ok Aifa, i medici di famiglia possono prescrivere i Nao. Prossima tappa gli antidiabetici

La prescrizione dei "nuovi anticoagulanti orali" si estende ai medici di famiglia. È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 17 giugno 2020 la determina Aifa che adotta la Nota 97 con effetto immediato, consentendo al medico di medicina generale di trattare, oltre che con acenocumarolo, con "nuove" molecole Nao la fibrillazione atriale non valvolare (FANV). Alla misura dà il benvenuto innanzi tutto il presidente Fnomceo Filippo Anelli, medico di famiglia, il quale ricorda come per il paziente si prospetti il vantaggio di essere seguito da vicino nel follow-up, nel monitoraggio dell'aderenza alla terapia, della tollerabilità e dei possibili effetti secondari. Finisce un'anomalia tutta italiana secondo il segretario nazionale Fimmg Silvestro Scotti. Che ventila ulteriori evoluzioni a seguito di un incontro con il DG dell'Agenzia del Farmaco Nicola Magrini in presenza del ministro Roberto Speranza. «Già nei prossimi mesi si metterà a punto la possibilità di estendere la prescrivibilità anche ai farmaci per il diabete e per la BPCO», afferma Scotti. Il diabete è in pole, ma prima di parlarne va ricordato come la prescrivibilità di farmaci di prima linea ai pazienti cronici ad opera del medico di famiglia è questione decennale. Ancora a inizio 2019, al precedente DG Aifa Luca Li Bassi e all'ex ministro Giulia Grillo, Fimmg aveva sottoposto una ricerca su 1130 medici e 1,6 milioni di assistiti destinati alla terapia del Diabete 2, della broncopneumopatia ostruttiva e ai "Nao". Qui si dimostrava che il percorso con piano terapeutico specialistico causa oltre 1,5 milioni di visite con un costo per il Ssn di almeno 17 milioni di euro. Si era rimasti con la disponibilità dell'Aifa ad intraprendere una sperimentazione volta a far prescrivere ai mmg per un arco di 18 mesi le glifozine contro il diabete. Più indietro nel tempo, nel 2014, tutta la medicina generale si era impegnata a far formare 2 mila medici come prescrittori di piani terapeutici, e li aveva selezionati ma non se ne era fatto nulla. Oggi invece la medicina generale incassa e rilancia. Proprio sui farmaci anti-diabete, la Società italiana di Medicina Generale-Simg ha chiesto all'Aifa di essere convocata per concordare le modalità atte ad abolire in tempi strettissimi i piani terapeutici per gliptine, glifozine ed incretine. «E' pronta una nostra proposta di "nota alternativa"», annuncia il presidente Claudio Cricelli che ricorda come l'emergenza Covid-19 abbia indotto il trasferimento alla medicina generale della responsabilità dei rinnovi dei Piani Terapeutici. Per Cricelli ci sono oggi tutte le condizioni per riportare alla medicina generale un'importante parte della responsabilità della gestione e terapia della cronicità lasciando allo specialista i casi più complessi. «Per incretine e glifozine abbiamo elaborato una nostra proposta di "nota di raccomandazioni" sostitutiva degli attuali piani terapeutici, con tutte le informazioni scientifiche e le procedure da rispettare per un'appropriata prescrizione». Cricelli ricorda come la medicina generale italiana disponga di sistemi di tracciatura dei dati prescrittivi sui propri gestionali e sia disponibile a condividerli con Aifa e altre istituzioni interessate a monitorare e valutare i comportamenti. «Per l'uso di DPP4i, SGLT2 e GLP1, un documento/nota Simg verrà discusso con Società Italiana di Diabetologia, Associazione Medici Diabetologi e le altre sigle dell'associazionismo che si cura della patologia diabetica - afferma Gerardo Medea, responsabile Simg per il Diabete - e verrà inviato al Ministro Speranza e all'Aifa con la richiesta di aprire un confronto immediato di carattere scientifico e professionale». Da parte sua, Aifa ha rassicurato Fimmg in merito alla disponibilità ad aprire un tavolo su temi organizzativi e di appropriatezza. Scotti rivela che con ministro e DG Magrini si è condivisa la necessità di un forte investimento su formazione e informazione all'uso dei farmaci di nuova prescrivibilità, cercando di creare in accordo con Agenas anche meccanismi di velocizzazione e premialità in punteggi Ecm per i corsi connessi, come fatto con i corsi per il Covid-19.  Si riapre infine il capitolo-diagnostica negli studi: sul come utilizzare i 235 milioni di euro stanziati dalla Finanziaria 2020 il Ministero della Salute ha dettato indirizzi su cui darà a breve l'ok la Conferenza delle Regioni. Proprio per la prescrizione dei Nao, ora per Scotti servirebbe uno scatto: la possibilità di effettuare elettrocardiogrammi negli studi dei medici di famiglia, se necessario coordinandosi con gli specialisti nei casi dubbi.

Tratto da: Doctor33, 19 giugno 2020