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Frà 20 anni la sanità italiana costerà di più

 

Secondo uno studio condotto dagli esperti dell'Università Bocconi di Milano la sanità italiana sarà sempre più costosa a causa dell'invecchiamento della popolazione e dell'aumento della cronicità di molte patologie, e quindi dovrà probabilmente trarre da un mix di finanziamento pubblico e privato il proprio sostentamento. Inoltre il nostro SSN dovrà rivedere i propri assetti di governance, la logistica e più in generale la propria missione, anche grazie al continuo sviluppo delle tecnologie mediche.
Secondo la ricerca "La sanità futura. Come cambieranno gli utenti, le istituzioni, i servizi e le tecnologie" curata da Francesco Longo, direttore del Cergas Bocconi, Mario Del Vecchio direttore del master in management sanitario della Bocconi e Federico Lega direttore della laurea specialistica in amministrazioni pubbliche e istituzioni internazionali dell'Università sono diverse le possibili vie che il nostro sistema sanitario può imboccare. La prima potrebbe essere quella dettata dalla scarsità di risorse future dal momento che, in mancanza di correttivi, nel 2050 la spesa sanitaria italiana potrebbe più che raddoppiare rispetto ai livelli attuali.
Ad oggi la spesa sanitaria è del 9% del pil, leggermente inferiore al 9,5% della media europea. Tra i diversi scenari finanziari, gli opinion leader sanitari giudicano più probabile una sanità pubblica allargata e competitiva sia verso il pubblico sia verso il privato, con un aumento, all'interno del pubblico, delle prestazioni a pagamento (out of pocket).
Tratto da: Sanità News, 20 aprile 2010