Il Liraglutide efficace per il controllo glicemico
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The Lancet ha pubblicato online i risultati del primo studio in cui sono stati messi a confronto liraglutide, analogo del GLP-1 umano in mono somministrazione giornaliera, e sitagliptina, inibitore del DPP-4.
Lo studio a 26 settimane ha dimostrato che liraglutide ha prodotto riduzioni significativamente maggiori di HbA1c, della glicemia plasmatica a digiuno (FPG) e del peso corporeo rispetto a sitagliptina, con una grado di soddisfazione complessiva dei soggetti in trattamento analogo o superiore.
Inoltre, un numero doppio di partecipanti allo studio trattati con liraglutide ha raggiunto il target ADA per HbA1c rispetto al gruppo sitagliptina (56% e 44% nei gruppi liraglutide 1.8 mg e 1.2 mg contro il 22% nel gruppo sitagliptina). "Questi dati dimostrano con chiarezza che liraglutide ad entrambi i dosaggi è più efficace di sitagliptina nel raggiungere il controllo glicemico nei soggetti affetti da diabete di tipo 2, con il vantaggio di avere un effetto positivo sul calo ponderale e un ridotto numero di episodi di ipoglicemie" ha dichiarato il Professor Sebastiano Filetti, Professore Ordinario di Medicina Interna, Università degli Studi di Roma La Sapienza.
Inoltre, un numero doppio di partecipanti allo studio trattati con liraglutide ha raggiunto il target ADA per HbA1c rispetto al gruppo sitagliptina (56% e 44% nei gruppi liraglutide 1.8 mg e 1.2 mg contro il 22% nel gruppo sitagliptina). "Questi dati dimostrano con chiarezza che liraglutide ad entrambi i dosaggi è più efficace di sitagliptina nel raggiungere il controllo glicemico nei soggetti affetti da diabete di tipo 2, con il vantaggio di avere un effetto positivo sul calo ponderale e un ridotto numero di episodi di ipoglicemie" ha dichiarato il Professor Sebastiano Filetti, Professore Ordinario di Medicina Interna, Università degli Studi di Roma La Sapienza.
"Liraglutide, pertanto, rappresenta il prototipo di una nuova classe di farmaci, le incretine, in grado di offrire una nuova e più efficace scelta terapeutica ad un numero sempre maggiore di pazienti mantenendo un'eccellente qualità di vita e consentendo loro di raggiungere quegli obiettivi terapeutici raccomandati dalle linee guida e dagli esperti".
Tratto da: Sanità News, 26 aprile 2010