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Ha il diabete e il Comune di San Cesario lo ha licenziato

SAN CESARIO: Denuncia della lista civica Nuovo San Cesario: «Cacciato per la malattia, il sindaco faccia chiarezza».

Sabina Piccinini, capogruppo consiliare della lista civica “Nuovo San Cesario” denuncia il licenziamento di un dipendente comunale affetto da diabete.

«Un fatto gravissimo - dice la Piccinini - dove l’umanità e la cura, nei confronti di chi è più fragile, vengono spazzate via, inutili sentimenti, improduttivi ai fini del buon funzionamento della macchina comunale. Nel giro di poco più di un’ora, lo scorso novembre, un dipendente comunale invalido affetto da diabete mellito è stato licenziato in quanto ritenuto inidoneo alla propria mansione a seguito di visita medico-collegiale».

La capogruppo della lista civica specifica la storia dell’addetto comunale: «Da oltre vent’anni lavorava in Comune con stimata professionalità, già malato al tempo dell’assunzione in servizio era sempre stato ritenuto idoneo al proprio lavoro dal medico competente incaricato dal Comune. Negli ultimi quattro anni, il dipendente aveva avuto non più di cinque crisi ipoglicemiche l’anno. Per quale ragione, improvvisamente, l’Amministrazione abbia deciso di farne valutare l'idoneità al lavoro, non è dato sapersi. A nessuno dei nostri amministratori è comunque venuto in mente che, proprio nel lavoro, quella persona poteva ritrovare orgoglio e serenità. Perché non è stata concessa l’opportunità di un’altra mansione nella pianta organica comunale? Perché si è preferito lasciare a casa una persona malata che molto difficilmente potrà trovare un altro lavoro?».

La Piccinini porta il caso in Consiglio comunale: «Un’interrogazione è stata presentata al sindaco dal nostro Gruppo Consiliare, ma sarà davvero dura accettare qualsiasi spiegazione. Ci diranno che tutto è avvenuto in modo regolare, non lo dubitiamo, la normativa vigente sarà stata sicuramente rispettata, ma ce ne importa ben poco. Perché fra tutte le soluzioni possibili è stata scelta quella che fa più male, quella più lesiva della dignità di una persona che, ogni giorno, suo malgrado, deve lottare contro la sofferenza.

Non c'era proprio più nulla da salvare in questa persona? Forse la malattia non la rendeva più efficiente e produttiva per gli standard comunali? Ora la macchina comunale potrà viaggiare a pieno ritmo, senza l’intralcio di pezzi difettosi o troppo esigenti».

«Al dipendente licenziato - conclude la Piccinini - vogliamo dire, non soffrire più: non sei tu ad essere inidoneo, bensì l’Amministrazione comunale che ti ha emarginato. Vergogna».

Tratto da: Gazzetta di Modena, 01 febbraio 2016

Nota dei WM: pensiamo che ogni commento sia superfluo. Ci attiveremo per capire.