Il diabete č un moderato fattore di rischio per la sindrome del tunnel carpale
Sia il diabete di tipo 1 sia quello di tipo 2 sono fattori di rischio per la sindrome del tunnel carpale. Lo sostiene Hossein Pourmemari della Tampere School of Health Sciences della Università di Tampere, in Finlandia, coautore di una metanalisi appena pubblicata su Diabetic Medicine. «Nonostante la sindrome del tunnel carpale sia la neuropatia da intrappolamento più comune negli arti superiori e causa frequente di assenze per malattia e disabilità lavorativa, i suoi fattori di rischio non sono ancora ben noti» esordisce il ricercatore, ricordando che l'obesità, il diabete, l'ipotiroidismo e l'artrite reumatoide sono stati suggeriti come possibili cause predisponenti, e che il diabete è una delle principali cause di disabilità a livello mondiale. «Alcuni studi hanno evidenziato un aumento del rischio di sindrome del tunnel carpale nei diabetici, ma il dato non è stato ancora confermato» scrivono gli autori, sottolineando che ad oggi è stata pubblicata una sola metanalisi sull'associazione tra diabete e sindrome del tunnel carpale, da cui è emerso un aumento delle probabilità di sviluppare la sindrome nei pazienti diabetici. Per approfondire l'argomento i ricercatori finlandesi hanno voluto non solo confermare l'aumento di rischio di sindrome del tunnel carpale, ma anche differenziarlo per il diabete di tipo 1 e di tipo 2. Allo scopo è stata svolta una ricerca sistematica nei principali archivi biomedici tra cui PubMed, Embase, Web of Science, Scopus e Google Scholar Researc hGate per gli articoli sull'argomento pubblicati tra il 1950 e il 2015. «Un totale di 36 studi di cui 8 trasversali, 21 caso controllo e 7 di coorte sono stati selezionati per la successiva metanalisi, svolta su un totale di 92.564 individui» riprendono i ricercatori, che a conti fatti confermano la presenza di un'associazione significativa tra diabete e sindrome del tunnel carpale. «Il diabete è un fattore di rischio modesto per la sindrome del tunnel carpale, e l'entità dell'associazione non differisce tra tipo 1 e tipo 2. Tra i meccanismi responsabili potrebbero essere coinvolte le citochine infiammatorie che vanno ad alterare il microcircolo creando demielinizzazione e degenerazione assonale del nervo mediano. Servono studi futuri per esplorare se i diversi tipi di attività lavorativa possano potenziare gli effetti negativi del diabete sul nervo mediano stesso» conclude Pourmemari.
Diabet Med. 2016. doi: 10.1111/dme.12855
Tratto da: Diabetologia33, , 11 febbraio 2016