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L'indice di massa corporea può dare risultati fuorvianti

L'indice di massa corporea, noto anche con l'acronimo Bmi da Body Mass Index, non basta da solo a stabilire se una persona è obesa o sovrappeso, e tantomeno a valutare in modo corretto il suo stato di salute. A scriverlo sull'International Journal of Obesity sono stati i ricercatori dell'Università di California a Santa Barbara, che hanno dimostrato come 34,4 milioni di americani, classificati sovrappeso sulla base del Bmi, sono in realtà sani. «Il Bmi da solo non basta: per parlare a pieno titolo di obesità come condizione patologica è necessario considerare anche altri paramenti come la pressione del sangue, il colesterolo e la glicemia, che insieme contribuiscono allo stato vero e proprio di malattia» esordisce Jeffrey Hunger, coautore dello studio, precisando che l'indice di massa corporea preso da solo è un indicatore di salute difettoso. Per giungere a queste conclusioni gli autori dell'articolo hanno appurato che il 47% delle persone considerate sovrappeso sulla base del solo Bmi è in realtà del tutto sano.

«Quindi, usare l'indice di massa corporea come parametro isolato per definire uno stato patologico come l'eccesso ponderale o addirittura l'obesità non è corretto» scrivono i ricercatori, che hanno analizzato il legame tra Bmi, calcolato dividendo il peso di un individuo per il quadrato della sua altezza, e altri parametri che riflettono lo stato di salute come la pressione del sangue, il colesterolo e la glicemia. Dimostrando che i tre indicatori sono del tutto normali in oltre due milioni di persone classificate "obese di secondo grado" grazie a un Bmi superiore a 35. Non solo. Secondo lo studio, il Bmi da solo non permette di identificare in modo corretto le persone con obesità e sovrappeso: più del 30 per cento dei soggetti con indice di massa corporea normale, ossia 20,7 milioni di persone, non sono infatti risultate sane secondo i tre indicatori dello stato di salute considerati dagli autori. «Non solo il Bmi classifica in modo errato 54 milioni di persone definendole malate, ma, viceversa, considera sani individui che non lo sono sulla base di altri parametri clinici» conclude Hunger.

Int J Obes. 2016. doi: 10.1038/ijo.2016.17

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26841729

Tratto da: Doctornews, 13 febbraio 2016