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Parkinson, terapia a base di safinamide disponibile anche in Italia

Una nuova terapia per il morbo di Parkinson basata su safinamide come terapia aggiuntiva alla L-dopa è stata approvata in Italia. La notizia della commercializzazione è stata comunicata dall'azienda produttrice Zambon. Questo approccio terapeutico arriva nel nostro Paese dopo essere stato introdotto sui mercati di Germania, Svizzera a Spagna. La sua somministrazione, comunque in associazione con la L-dopa, è indicata come terapia unica o in combinazione con altri farmaci in pazienti fluttuanti in stadio medio-avanzato della malattia.

Safinamide agisce sul doppio binario della inibizione della monoamino ossidasi e della modulazione del rilascio eccessivo del glutammato tramite il blocco stato-dipendente dei canali del sodio-voltaggio dipendenti. «Gli studi clinici registrativi» si legge in un comunicato dell'azienda, «hanno dimostrato inequivocabilmente la sua efficacia nel controllare i sintomi motori e le complicanze motorie della malattia di Parkinson nel breve periodo (6 mesi) mantenendo i benefici anche nel lungo termine (fino a 2 anni). I risultati di uno studio a lungo termine (24 mesi), in doppio cieco, controllato verso placebo, evidenziano che safinamide è efficace sulle fluttuazioni motorie (tempo on/off) senza aumentare il rischio di sviluppare discinesie invalidanti». Dagli studi è emerso inoltre il buon profilo di sicurezza del farmaco, la sua tollerabilità e facilità di utilizzo. Secondo Zambon il farmaco si può utilizzare in monosomministrazione, non necessità di modificare la dose di L-dopa, non richiede variazioni della dieta e non possiede interazioni farmacologiche di rilievo.

Tratto da: Doctor33, 01 marzo 2016