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Malattie cardiovascolari: gli omega 3 potrebbero far risparmiare 13 miliardi di euro in Europa

12,9 miliardi di euro. A tanto potrebbe ammontare il risparmio della spesa sanitaria in Europa se tutti gli over 55 assumessero un grammo di omega-3 ogni giorno.  Almeno secondo i dati recentemente diffusi dalla Food Supplements Europe, un’organizzazione no profit che riunisce le aziende e le associazioni che si occupano di supplementazione alimentare e nutrizionale. L’indagine, compiuta dalla Frost & Sullivan, è stata pubblicata nel report “The Healthcare Cost Savings of Omega 3 Food Supplements in the European Union”. Per il calcolo è stato seguito questo ragionamento: considerando infatti che, secondo le stime, il 24 per cento degli over 55 affronteranno un’ospedalizzazione dovuta a un evento cardiovascolare nei prossimi cinque anni per un totale di 38.4 milioni di persone e che grazie all’utilizzo degli Omega 3 le ospedalizzazioni potrebbero essere ridotte del 4,8 per cento il totale dei risparmi per i Sistemi Sanitari europei tra il 2016 e il 2020 sarebbe di oltre 12 miliardi di euro.

«Per gli omega-3 -spiega Aldo Pietro Maggioni direttore Centro Studi dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco) -  sono consolidate da tempo le indicazioni nel trattamento dell’ipertrigliceridemia e nella prevenzione della morte improvvisa postinfartuale, come riconosciuto dalle note 13 e 94 dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Studi internazionali, come il Gissi-HF, hanno dimostrato che la somministrazione a lungo termine di omega-3 è efficace nel ridurre sia la mortalità per tutte le cause, sia la frequenza di ricovero per cause cardiovascolari in pazienti affetti da scompenso cardiaco».

Come si assumono gli omega-3? «Gli acidi grassi omega-3 - dice Maggioni - presentano molteplici meccanismi protettivi per il rischio cardiovascolare; il pesce e le capsule di olio di pesce rappresentano le fonti principali di omega-3: introdurre almeno due porzioni settimanali a base di pesce e/o la somministrazione di capsule di olio di pesce può influire positivamente sul metabolismo lipidico, riducendo la trigliceridemia, e proteggendo dalla morte improvvisa nei mesi che seguono un infarto miocardico. Nel frattempo la disponibilità di farmaci specifici, tra i quali gli Omega 3, possono essere impiegati con sicurezza».

Tratto da: Healthdesk, 15 giugno 2016