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Colesterolo, se troppo anche quello buono fa male

Lo svela uno studio scientifico: un eccesso può mettere in pericolo la salute

Anche il colesterolo buono, se troppo, potrebbe nuocere alla salute. A suggerirlo è uno studio pubblicato sul Clinical Journal of the American Society of Nephrology da un gruppo di ricercatori della Scuola di Medicina della Washington University di St. Louis e del Veterans Affairs St. Louis Health Care System, secondo cui il rischio di morire prematuramente aumenta sia quando questa forma di colesterolo è poco abbondante sia quando i suoi livelli sono molto elevati.

I ricercatori – coordinati da Ziyad Al-Aly – hanno analizzato i livelli di colesterolo buono (noto anche come HDL, High Density Lipoproteins) negli oltre 1,7 milioni di partecipanti, scoprendo che solo quando presenti in concentrazioni intermedie le HDL sono davvero “buone”. “Questi risultati ci hanno sorpreso – ha raccontato Al-Aly, che insegna medicina alla Washington University – Prima si pensava che livelli più elevati di colesterolo buono fossero benefici. L'associazione tra l'aumento dei livelli di colesterolo HDL e il decesso precoce è inaspettata e non ancora completamente chiara. Richiederà ulteriori studi”.

Le HDL sono considerate colesterolo “buono” perché contribuiscono a ridurre il rischio di infarto e di ictus; tuttavia, gli studi condotti per verificare l'efficacia dell'aumento del colesterolo buono non hanno portato ai miglioramenti attesi. Secondo Al-Aly i risultati di questa nuova ricerca potrebbero spiegare tali fallimenti: le HDL farebbero male sia se non sono abbastanza che se sono troppe.

Tratto da: Il Sole 24 Ore Salute, 18 agosto 2016