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Danno renale: ecco i più potenti fattori predittivi nei pazienti con diabete 2

La malattia renale cronica nei pazienti con diabete è la principale causa al mondo di insufficienza renale terminale che costringe alla dialisi o al trapianto. I ricercatori del Gruppo Annali dell’Associazione Medici Diabetologi hanno identificato gli specifici fattori di rischio per le due manifestazione di danno renale: la riduzione del filtrato glomerulare e l’albuminuria. Sesso femminile e trigliceridi sono predittori più potenti di riduzione del filtrato glomerulare (Fg). Sesso maschile, alti livelli di emoglobina glicosilata e bassi livelli di colesterolo Hdl sono invece predittori più significativi di albuminuria (aumentata escrezione di albumina nelle urine). Lo studio, pubblicato dalla rivista Medicine, ha coinvolto oltre 27 mila pazienti italiani affetti da diabete mellito di tipo 2.

«I risultati – spiega Salvatore De Cosmo, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche, Responsabile S.C. di Medicina Interna-Endocrinologia dell’Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e tra gli autori dello studio – hanno mostrato che il 33 per cento dei pazienti (senza manifestazioni di danno renale al baseline), dopo quattro anni ha sviluppato la complicanza, il 10 per cento con riduzione del filtrato glomerulare, il 18 per cento con albuminuria e il 4, 5 per cento con entrambe le manifestazioni».

In un’ulteriore pubblicazione, apparsa sul Journal of Hypertension, i ricercatori Amd hanno dimostrato che i pazienti che non riescono a mantenere valori di pressione arteriosa inferiori a 140/85 hanno un rischio aumentato di sviluppare malattia renale cronica.

Tratto da: Healthdesk, 29 settembre 2016