Retinopatia diabetica, aggiornate le linee guida Usa
Gli esperti dell'American Diabetes Association (Ada) hanno appena pubblicato su Diabetes Care le nuove linee guida sulla retinopatia diabetica, che riassumono i progressi avvenuti negli ultimi 15 anni, tanto è passato dalla pubblicazione delle precedenti, nella diagnosi e nel trattamento di questa frequente complicanza del diabete. Il documento contiene la storia naturale della retinopatia diabetica, tra cui i fattori di rischio e l'evoluzione clinica nelle diverse fasi, elencando anche i dati recenti sullo screening e il trattamento senza tralasciare le valutazioni costo-beneficio.
I recenti miglioramenti nella valutazione diagnostica includono l'uso della tomografia a coerenza ottica per valutare lo spessore della retina nonché la patologia intraretinica e la fotografia del fondo oculare con obiettivo grandangolare per rilevare lesioni microvascolari clinicamente silenti. E i progressi nel trattamento includono l'iniezione intravitreale di composti anti-VEGF, il fattore di crescita endoteliale vascolare, come terapia sia per l'edema maculare diabetico e sia per la retinopatia diabetica proliferativa. «Le opzioni diagnostiche e di trattamento della retinopatia diabetica sono migliorate notevolmente dal 2002, epoca del precedente position statement dell'American Diabetes Association» commenta Thomas Gardner professore di scienze oftalmologiche e visive al Kellogg Eye Center dell'Università del Michigan di Ann Arbor, e co-autore del documento, aggiungendo che la retinopatia diabetica è la causa più comune di nuovi casi di cecità negli adulti di età compresa tra 20 e 74 che vivono nei paesi sviluppati. «Negli ultimi dieci anni nuove ricerche e significativi progressi tecnologici hanno aumentato in modo considerevole la nostra capacità di diagnosticare e trattare la retinopatia diabetica, dandoci l'opportunità di migliorare il compenso glicometabolico e di evitare o ritardare la progressione delle complicanze del diabete, come appunto retinopatia» conclude Gardner.
Diabetes Care 2017. doi: 10.2337/dc16-2641
http://care.diabetesjournals.org/content/40/3/412
Tratto da: Doctor33, 27 febbraio 2017