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Andare al lavoro in bici dimezza il rischio di cancro e di malattie vascolari

Casa-ufficio e ritorno. Tutti i giorni in bicicletta. Così si previene il cancro, si protegge il cuore e si riduce il rischio di morte prematura per tutte le malattie. Lo studio sul Bmj è un invito a progettare città a misura di pedalata.

“Nella vostra giornata tipo che mezzo di trasporto utilizzate per andare al lavoro?”. Chi ha risposto “bicicletta” si è assicurato un gran vantaggio sulla salute, dimezzando il rischio di cancro e di malattie cardiovascolari. È così che i ricercatori dell’Università di Glasgow hanno scoperto i benefici delle due ruote: hanno incrociato le risposte a un questionario sui mezzi di trasporto utilizzati per raggiungere l’ufficio con i dati sulle malattie, i ricoveri ospedalieri e la mortalità di 264.377 inglesi con un’età media di 53 anni. Come era prevedibile muoversi, a piedi o in bici, è più salutare che prendere autobus, metropolitana, o automobile. Ma i ciclisti hanno i vantaggi maggiori: salire in sella tutti i giorni riduce il rischio di cancro del 45 per cento e di malattie cardiovascolari del 46 per cento. Le due ruote battono quindi le due gambe. Perché andando a piedi si riduce la possibilità del  27 il pericolo di sviluppare malattie cardiovascolari e del 36 per cento di morire a causa di queste. E il vantaggio si ottiene solo camminando un bel po’: più di due ore a settimana e a passo svelto. Inoltre, i ricercatori non hanno osservato tra i pedoni alcun beneficio per la prevenzione del cancro o di morti premature per altre cause.

Lo studio, pubblicato sul Bmj, è un invito esplicito a iniziare a pedalare e più si pedala, meglio è. I ricercatori sono consapevoli che come per tutti gli osservazionali non è possibile stabilire con certezza un rapporto tra causa ed effetto. Nonostante ciò però si sentono in diritto di dare qualche consiglio ai sindaci delle grandi città: «La salute della popolazione può migliorare grazie a interventi che incoraggino i pendolari a muoversi, soprattutto in bicicletta, come la creazione di piste ciclabili e sistemi per affittare le bici, rendendo anche più facile portare la bicicletta sull’autobus».

Perché la bicicletta è un vero toccasana: chi alterna il sistema di trasporto attivo, bici o camminata, a quello passivo su quattro ruote ottiene vantaggi sulla salute solamente però quando il trasporto attivo consiste nel salire in sella ad una bici.

In un editoriale che accompagna l’articolo Lars Bo Andersen della Western Norwegian University of Applied Sciences, fa notare che i pendolari attivi, oltre a guadagnarci in salute, possono contribuire a ridurre notevolmente i costi delle malattie cardiovascolari, che attualmente ammontano a 18 miliardi di euro all’anno.

«I risultati di questo studio sono un chiaro invito ai politici per intraprendere iniziative a favore del pendolarismo attivo che ha il potere di migliorare la salute pubblica prevenendo comuni e costose malattie non trasmissibili - avverte Andersen. Un cambio dalla macchina a sistemi più attivi di viaggio può anche ridurre il traffico nei centri cittadini congestionati ed abbassare i livelli di inquinamento, con ulteriori vantaggi per la salute».

Tratto da: Healthdesk, 26 aprile 2017