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Rapporto osmed 2009 420 euro a testa

 

Elaborati dall'ISS i dati mostrano una tendenza di spesa in aumento
Roma - I farmaci equivalenti rappresentano quasi la metà del consumo territoriale e circa il 28% della spesa, anche se la maggiore prescrizione si concentra ancora sui prodotti branded. Nel 2009 hanno perso il brevetto alcuni principi attivi molto prescritti come il pantoprazolo e il perindopril. I farmaci con nota AIFA continuano a rappresentare meno di un terzo della spesa e circa un quinto delle dosi. La spesa relativa ai farmaci erogati attraverso le strutture pubbliche (ospedali, ASL, IRCCS), pari a 6,2 miliardi di euro, rappresenta circa un quarto della spesa complessiva per farmaci in Italia nel 2009. La variabilità regionale della quota di spesa per questi farmaci è compresa tra il 21% della Calabria ed il 32% della Toscana. Il maggiore livello di spesa riguarda i farmaci antineoplastici e immunomodulatori (2,1 miliardi di euro), pari a una spesa pro capite di 40,57 euro, gli antimicrobici per uso sistemico (21,07% euro pro capite) e gli ematologici (circa 16 euro pro capite). Dall'analisi condotta nella popolazione a disposizione dell'OsMed si rileva nel complesso una prevalenza d'uso del 76%, con una differenza tra uomini e donne (71% e 81% rispettivamente). I maggiori livelli di consumo nelle donne riguardano i farmaci del sistema nervoso centrale e specificatamente degli antidepressivi, i farmaci del sangue (antianemici) e i farmaci del sistema muscolo-scheletrico (i bifosfonati). Altri valori di esposizione si osservano nei bambini e negli anziani: circa 8 bambini su 10 ricevono in un anno almeno una prescrizione (in particolare antibiotici e antistaminici). La spesa media di un assistibile di età superiore ai 75 anni è di oltre 12 volte maggiore a quella di una persona di età compresa fra 25 e 34 anni. La popolazione con più di 65 anni assorbe circa il 60% della spesa e delle DDD; al contrario, nella popolazione pediatrica fino a 14 anni, a fronte di elevati livelli di prevalenza, si consuma meno del 3% delle dosi e della spesa. Ogni italiano ha speso nel 2009 circa 420 euro per comprare farmaci. Un aumento rispetto al 2008 di circa 10 euro ma del 60% in dieci anni (rispetto al 2000). Sono i dati del Rapporto OsMed 2009 elaborato dall'Istituto Superiore di Sanità e presentato nell'ambito del convegno 'Analisi della prescrizione farmaceutica in Italia'. Il mercato farmaceutico totale, comprensivo sia della prescrizione territoriale sia di quella erogata attraverso le strutture pubbliche, è stato di oltre 25 miliardi di euro, di cui il 75% a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Come negli anni precedenti, i farmaci del sistema cardiovascolare, con oltre 5 miliardi di euro, sono la categoria più utilizzata, con una copertura di spesa da parte del Servizio sanitario nazionale di circa il 94%. Al secondo posto i farmaci del sistema gastrointestinale (12,7%), i farmaci del sistema nervoso centrale (12,5%) e gli antineoplastici (11,7%) i quali sono erogati quasi per intero (98,8% della spesa) dal SSN. I farmaci dermatologici (88% della spesa), quelli del sistema genito-urinario ed ormoni sessuali (57%) e i farmaci dell'apparato muscolo scheletrico (53,1%) sono invece le categorie maggiormente a carico dei cittadini. Secondo il Rapporto, la spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, è in leggera crescita rispetto all'anno precedente (+1,4%) mentre quella a carico del SSN diminuisce dell'1,7%. Tale andamento è spiegabile in larga misura da un aumento delle compartecipazione da parte dei cittadini (ticket +33,3%), dello sconto (+25,6%) e da una diminuzione dei prezzi (-3,2%). Il consumo farmaceutico di classe A-SSN è aumentato del 3,4% rispetto al 2008: ogni mille abitanti sono state prescritte 926 dosi di farmaco al giorno (erano 580 nel 2000). Attraverso le farmacie pubbliche e private sono state acquistate nel 2009 complessivamente circa 1,8 miliardi di confezioni (30 per abitante). Come nel 2008 la Regione con il valore più alto di spesa pubblica per farmaci di classe A è la Calabria con 275 euro pro capite, mentre il valore più basso si registra nella provincia Autonoma di Bolzano con circa 149 euro pro capite. Quasi tutte le categorie terapeutiche fanno registrare un incremento delle dosi prescritte rispetto al 2008. In particolare, incrementi nella prescrizione si osservano per i gastrointestinali (+7,9%), per i farmaci del sistema nervoso centrale (+4,2%) e per gli ematologici (+3,3%). La sostanza più prescritta è risultata, nel 2009, il ramipril con 47 DDD/100 abitanti die. Altre sostanze rilevanti per consumo sono l'acido acetilsalicilico usato come antiaggregante piastrinico (42 DDD) e l'amlodipina (27 DDD).
Tratto da: AGI, 08 luglio 2010