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Diabete Italia sbarca in Sardegna grazie all’adesione della Federazione Rete Sarda Diabete

Importante passo nell’Isola, dove è riscontrato il più alto tasso di incidenza di diabete tipo 1. Trentin: “La nuova struttura di Diabete Italia in Sardegna ci consentirà di operare a tutti i livelli, garantendo l’uguale rappresentatività di tutte le anime del diabete, attraverso la valorizzazione dei territori e ricalcando il modello organizzativo del Ssr”.

Prende avvio anche nell’isola il progetto nazionale di Diabete Italia grazie alla Federazione Rete Sarda Diabete che, attraverso il suo presidente Riccardo Trentin, nei giorni scorsi ha partecipato a Bologna alla IX Conferenza nazionale delle associazioni di pazienti dedicate ad operare attivamente e sensibilizzare sulla patologia.

“La IX Conferenza nazionale delle Associazioni che operano nell’ambito del diabete in Italia – spiega Trentin a Quotidiano Sanità -, da avvio al progetto di consolidare quanto fatto in questi anni, con la nuova struttura organizzativa di Diabete Italia, creando i presupposti per un sistema Federale nazionale in cui prevalgono la fiducia reciproca, la condivisione delle competenze e degli obiettivi rivolti all’interesse generale, in un clima partecipativo e costruttivo. Il riassetto di Diabete Italia nasce a seguito della Riforma del Terzo Settore, nata con la Legge 106/2016, che ha sintetizzato in un Registro Unico Nazionale gli Enti del Terzo Settore (RUNTS) tutte le associazioni non commerciali sino a oggi frammentate in tante sigle diverse”.

“L’importante incontro – prosegue il rappresentante dell’associazione sarda - è stato dedicato anche alla formazione dei Delegati Regionali di Diabete Italia. Infatti il nuovo statuto di Diabete Italia prevede che ogni aggregazione regionale come la Federazione Rete Sarda Diabete Odv, abbia eletto tre rappresentanti, uno per ciascuna dimensione del diabete: “Young” con focus < 18 anni (tipo 1 e 2) genitori, “Type 1” con focus il diabete tipo 1 ≥ 18 anni, “Type 2” con focus il diabete tipo 2 e gestazionale ≥ 18 anni. E’ stato inoltre eletto il primo Consiglio Direttivo della nuova Diabete Italia, a seguito della votazione dell’Assemblea Generale elettiva”.

“La nuova struttura di Diabete Italia in Sardegna ci consentirà di operare a tutti i livelli, garantendo l’uguale rappresentatività di tutte le anime del diabete secondo lo schema della sussidiarietà verticale ed orizzontale, dal basso verso l’alto, dal singolo paziente al sistema sanitario e istituzionale, attraverso la valorizzazione dei territori e ricalcando il modello organizzativo del SSR. In questo modo renderemo più efficaci ed incisive le nostre iniziative con l’obiettivo di creare sempre più, maggiore consapevolezza intorno al tema del diabete in Sardegna, malattia che come ben sappiamo colpisce tutte le fasce di età, ed in particolare la nostra regione ha il più alto tasso di incidenza di diabete tipo 1. Anche per questo motivo, è fondamentale garantire accesso equo ai farmaci innovativi per il diabete, alle tecnologie innovative (sensori e microinfusori) e strutturare una rete diabetologica di assistenza, moderna e vicina alle reali esigenze delle famiglie e delle persone con diabete”, conclude Trentin.

Tratto da: Quotidiano Sanità, Elisabetta Caredda, 12 giugno 2023