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Farmaci SGLT2 inibitori proteggono dai tumori i pazienti diabetici

Gli adulti con diabete che fanno uso di farmaci SGLT2 inibitori hanno un rischio inferiore di sviluppare la maggior parte dei tipi di cancro rispetto ai non utilizzatori.

Gli adulti con diabete che fanno uso di farmaci SGLT2 inibitori hanno un rischio inferiore di sviluppare la maggior parte dei tipi di cancro rispetto ai non utilizzatori, a parte il rischio di tumore pancreatico che sembra più elevato. Sono i risultati di uno studio taiwanese pubblicato sul Journal of Diabetes and its Complications.

«Di recente sono stati introdotti gli inibitori SGLT2 come nuovi agenti antidiabetici, per i quali sono stati proposti diversi effetti pluripotenti» hanno scritto Wei-Syun Hu, assistente professore di medicina presso la China Medical University e medico di medicina cardiovascolare presso il China Medical University Hospital di Taiwan, e colleghi. «A questo proposito, identificare il ruolo dell’intervento farmacologico nel cancro incidente tra i diabetici è una questione nuova, interessante e chiaramente importante per l’erogazione dell’assistenza sanitaria».

Per valutare la relazione tra il trattamento con SGLT2 inibitori e il rischio di cancro incidente tra i pazienti con diabete i ricercatori hanno utilizzato i dati raccolti dal database del National Health Insurance di Taiwan relativi a circa 326mila pazienti adulti affetti da diabete che utilizzavano un inibitore SGLT2 tra il 2016 e il 2019 (57,8% uomini, età media 58,5 anni), abbinandoli per età e sesso con altrettanti adulti diabetici che non facevano uso di questa classe di farmaci.

L’outcome primario era l’insorgenza del cancro. Sono state anche analizzate le associazioni tra l’uso di queste molecole e specifici tipi di cancro e sono state raccolte le informazioni sulle comorbidità al basale e sull’uso di altri farmaci.

Rischio inferiore per tutti i tipi di rumore tranne quello al pancreas

Gli adulti in terapia con SGLT2 inibitori avevano un rischio inferiore di sviluppare il cancro rispetto ai non utilizzatori (HR aggiustato = 0,79). Nella coorte completa il rischio di neoplasia era più elevato negli uomini rispetto alle donne (aHR = 1,35) e negli adulti di età compresa tra 50 e 64 anni (aHR = 2,47) e con più di 65 anni (aHR = 4,31) rispetto ai soggetti con meno di 49 anni.

Quando sono stati analizzati specifici tipi di cancro, l’uso di SGLT2 inibitori è stato associato a un rischio ridotto di cancro della lingua (aHR = 0,61), del cavo orale (aHR = 0,54), dell’esofago (aHR = 0,48), del colon (aHR = 0,75), del fegato (aHR = 0,79), del polmone (aHR = 0,81), cancro al seno (aHR = 0,77), alla prostata (aHR = 0,83), a vescica e reni (aHR = 0,72) e cancro alla tiroide (aHR = 0,67), ma erano maggiori le probabilità di tumore al pancreas (aHR = 1,51).

«Quest’ultimo risultato potrebbe essere ragionevole, dal momento che in precedenza è stato proposto un rischio elevato di pancreatite con l’suo di queste molecole» SGLT2» hanno scritto i ricercatori. «Tale tendenza ha consolidato ulteriormente la nostra ipotesi e meritava ulteriori indagini di approfondimento».

Gli adulti che hanno utilizzato un SGLT2 inibitore per meno di 60 giorni (aHR = 1,68) o da 60 a 140 giorni (aHR = 1,3) avevano maggiori probabilità di sviluppare il cancro rispetto ai non utilizzatori, mentre il rischio era inferiore con un uso per 140-280 giorni (aHR = 0,73) o per più di 280 giorni (aHR = 0,26).

«Alcuni potrebbero obiettare che tutti i tumori potrebbero essere ridotti di quasi il 27% entro 140-280 giorni dall’esposizione a un SGLT2 inibitore e persino del 74% dopo 280 giorni di utilizzo» hanno commentato. «La natura osservazionale dello studio rende difficile affrontare il meccanismo dettagliato alla base di quanto rilevato, tuttavia la tendenza è chiara e si basa su un set di dati nazionale ben convalidato. È pertanto necessario condurre ulteriori ricerca prospettiche che analizzino tale meccanismo».

Referenze

Wei-Syun Hu, Cheng-Li Lin. Patients with diabetes with and without sodium-glucose cotransporter-2 inhibitors use with incident cancer risk. J Diabetes Complications. 2023 May;37(5):108468.

Tratto da: Corriere Nazionale, 07 agosto 2023