Sindrome metabolica, se peggiora nel tempo aumenta rischio per lo sviluppo di un cancro
La presenza di una sindrome metabolica persistente a evoluzione peggiorativa nel tempo espone i pazienti che ne sono affetti, anche se di peso corporeo normale, a un aumento medio di 1,3 volte del rischio di sviluppare un qualsiasi tipo di cancro. E’ quanto emerge da uno studio condotto da Li Deng, Capital Medical University, Beijing, e colleghi che è stato pubblicato su Cancer.
Gli sperimentatori cinesi ricordano come uno studio del 2020 pubblicato su Diabetes avesse mostrato un aumento del rischio per alcuni tumori (pancreatico, renale, uterino, cervicale) ma nessun aumento del rischio di cancro in generale in pazienti con sindrome metabolica.
Un altro studio del 2022 condotto da alcuni dei ricercatori del presente lavoro scientifico si era concentrato sul ruolo dell’infiammazione in combinazione con la sindrome metabolica specificatmente sul cancro del colon-retto e aveva riscontrato un aumento del rischio di cancro quando erano presenti sia la sindrome metabolica sia l’infiammazione.
«Le ragioni di questa associazione tra sindrome metabolica e cancro rimangono poco chiare e l’effetto della natura fluttuante della sindrome metabolica nel tempo sul rischio di cancro a lungo termine non è stato esplorato», scrivono gli autori. I ricercatori hanno, pertanto, voluto verificare quale fosse il rischio nel tempo di sviluppare un tumore nei pazienti con sindrome metabolica. A differente tendenza evolutiva.
Un nuovo studio cinese sul tema
Lo studio ha analizzato 44.115 adulti che sono stati suddivisi in 4 gruppi in base alla traiettoria di evoluzione della sindrome metabolica di cui erano affetti, definita utilizzando i criteri della International Diabetes Federation di adiposità addominale e la presenza di almeno altri due fattori tra cui aumento dei trigliceridi, diminuzione del colesterolo HDL, ipertensione arteriosa (o trattamento per ipertensione precedentemente diagnosticata) e aumento della glicemia a digiuno (o precedente diagnosi di tipo 2 diabete).
Le quattro traiettorie della sindrome metabolica erano bassa- stabile (10,56% dei partecipanti), moderata-bassa (40,84%), moderata-alta (41,46%) ed elevata-crescente (7,14%), in base alla gravità clinica e alle tendenze iniziali degli esami fisici dei soggetti all'ingresso nello studio.
L'età media dei partecipanti era di 49 anni; l'indice di massa corporea (BMI) medio variava da circa 22 kg/m2 (indicativo di un peso corporeo nella norma) nel gruppo a traiettoria bassa-stabile a circa 28 kg/m2 nel gruppo a traiettoria elevata-crescente.
Nel corso di un periodo mediano di follow-up di 9,4 anni (dal 2010 al 2021), nella popolazione in studio sono state segnalate 2.271 diagnosi di cancro. Quelli con una traiettoria della sindrome metabolica elevata-crescente avevano un hazard ratio (HR) per un qualsiasi tipo di cancro di 1.27 (IC al 95%: 1,05 – 1,55)
Rischio differente per le diverse tipologie ti cancro
Entrando più nel dettaglio è stata osservata una differenza nel rischio di cancro per le diverse tipologie di neoplasie
Il rischio nel gruppo con la traiettoria più alta era:
• cancro al seno: HR, 2,11 (IC al 95%: 1.04–4.34)
• cancro dell’endometrio: HR, 3.33 (IC al 95%:1.16–6.77)
• cancro del rene: HR, 4.52 (IC al 95%: 1.17–10.48)
• cancro del colon-retto: HR, 2.54 (IC al 95%: 1.27–5.09)
• cancro del fegato: HR, 1.61 (IC al 95%: 1.09–4.57)
L’aumento del rischio nel gruppo con traiettoria più elevata per tutti i tipi di cancro persisteva quando i gruppi con traiettoria bassa, moderata-bassa e moderata-alta venivano combinati.
I ricercatori hanno anche esaminato l’impatto dell’infiammazione cronica e hanno scoperto che i pazienti con punteggi persistentemente elevati di sindrome metabolica e concomitante infiammazione cronica avevano i rischi più elevati di cancro al seno, all’endometrio, al colon e al fegato. Da notare che i soggetti con punteggi persistentemente elevati di sindrome metabolica e assenza di infiammazione cronica concomitante avevano il rischio più elevato di cancro al rene.
Implicazioni dei risultati
Gli autori sottolineano come le evidenze attuali incluso questo studio suggeriscono fortemente un aumento del rischio di cancro associato alla sindrome metabolica, rischio presente anche in soggetti di peso corporeo normale ma con presenza di alterazioni metaboliche. Il BMI, in sostanza, non è il solo parametro su cui basare una valutazione complessiva del rischio di tumore in soggetti con sindrome metabolica. «Il nostro studio suggerisce che la gestione proattiva e continua della sindrome metabolica può servire come strategia di primaria importanza nella prevenzione del cancro», concludo gli autori.
Fonte
Deng LI, Liu Tong, Liu Chen-An et al. The association of metabolic syndrome scores trajectory patterns with risk of all cancer types. Cancer. 2024;1–10. DOI: 10.1002/cncr.35235
Tratto da: Pharmastar, Danilo Ruggeri, 25 marzo 2024