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Obesity Day 2023: sai come stanno i tuoi muscoli? Proteggili dalla sarcopenia!

Il 10 ottobre 2023 torna l’appuntamento con l’Obesity Day, la campagna di sensibilizzazione e prevenzione sull’obesità promossa dal 2001 dall’ADI, Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica per tramite della sua Fondazione. Il focus di questa 23ma edizione è quello di sensibilizzare i cittadini e gli operatori sanitari sul tema della prevenzione, diagnosi precoce e trattamento dell’obesità sarcopenica. Moltissime le iniziative su tutto il territorio nazionale su come prevenire, diagnosticare e trattare questa patologia. Prevista anche una diretta live sulla pagina Facebook di ADI @obesitydayadi dalle ore 10 alle 13, aperta a tutti con possibilità di fare domande agli esperti, video testimonianze e consigli utili per affrontare e prevenire tale patologia.

Che cos’è la sarcopenia?

“La sarcopenia è una sindrome caratterizzata da una perdita progressiva e generalizzata della massa, della forza e della funzione muscolare che impatta sulla qualità della vita della persona che ne soffre” afferma la d.ssa Emanuela Russo, dietista referente di Emotifood, Monza e dell’Equipe bariatrica presso INCO – Istituto Nazionale per la Cura dell’Obesità, IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, Grupposandonato.

“Si tratta di un processo fisiologico progressivo: a partire dai 30 anni di età si assiste alla riduzione del 3-8% della massa muscolare per ogni 10 anni di età. Gli uomini tendono a perdere più massa muscolare delle donne andando incontro a un aumento di massa adiposa in particolare nell’addome. Perdere massa magra muscolare significa ridurre il proprio metabolismo energetico con la conseguenza di accumulare massa grassa, essere in sovrappeso se non obesi, con maggiore difficoltà nel recupero del giusto peso forma” continua Emanuela Russo.

Quali sono le cause della sarcopenia?

La sarcopenia primaria non ha altre cause evidenti se non l’invecchiamento fisiologico. La sarcopenia secondaria può avere diverse cause, correlate a:

  • movimento (vita sedentaria, allettamento prolungato, traumi, etc);
  • malattie infiammatorie e/o endocrine (obesità, diabete tipo 2, ipertensione…);
  • tumori:
  • malattie da insufficienza a carico di un organo (cuore, polmone, fegato, rene, cervello);
  • disturbi della nutrizione (inadeguato apporto di proteine e/o energia con la dieta: malassorbimento, disturbi gastrointestinali; uso di farmaci anoressizzanti).

“Negli ultimi anni si è evidenziato che la massa muscolare e il grasso viscerale, cioè quello intorno alla vita, sono correlati da un punto di vista patogenetico e condividono alcuni processi infiammatori. Inoltre, la sarcopenia riduce la capacità di performance fisica che determina – a sua volta – una riduzione della spesa energetica, con un conseguente aumento del rischio di obesità. Da considerare, anche, che il grasso viscerale induce infiammazione che può contribuire allo sviluppo di sarcopenia e che aumenta il rischio cardiovascolare” conclude la d.ssa Russo.

Obesità sarcopenica: che cosa s’intende?

“L’obesità sarcopenica viene definita come la coesistenza di eccesso di adiposità (obesità) e scarsa massa/forza/funzione muscolare (sarcopenia)” – afferma il Dott. Antonio Caretto, Presidente di ADI, Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica – “La componente sarcopenica è presente sino all’80% degli anziani con obesità. Questo è un problema molto rilevante, dal momento che sono affetti da sovrappeso od obesità rispettivamente il 41% ed il 14% degli italiani over-65, e la loro probabilità di avere limitazioni funzionali e nella propria autonomia è due volte e mezzo superiore rispetto ai coetanei normopeso”.

Secondo la Commissione Europea, nel 2020 il 30% della popolazione europea era costituito da over-65, con una spesa sanitaria pari al 6,6% del PIL dell’UE; questi numeri sono destinati ad aumentare in modo significativo con l’invecchiamento della popolazione. “Tuttavia, è stato calcolato – per scenari demografici e di prevalenza di obesità simili a quelli italiani – che la prevenzione e la diagnosi precoce della obesità dell’anziano, e della sarcopenia ad essa correlata, potrebbero ridurre i costi previsti per cure mediche e assistenza per la non autosufficienza sino allo 0,6% del PIL, dichiara Antonio Caretto.

Tratto da: diabete.com, 10 ottobre 2023