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Dieta mediterranea e attivitā fisica migliorano la composizione corporea

Negli adulti con sovrappeso o obesità e sintomi metabolici, un intervento che prevedeva una dieta mediterranea a ridotto contenuto energetico abbinata a un’attività fisica regolare ha ridotto il grasso sia totale che viscerale. Sono i risultati dello studio clinico randomizzato PREDIMED-Plus pubblicati sulla rivista JAMA Network Open.

«Componenti specifici della composizione corporea sembrano essere la chiave nello sviluppo di malattie croniche associate all’obesità. In particolare, l’eccesso di grasso viscerale e la perdita di massa muscolare, che si verificano con l’aumentare dell’età, sono stati associati a un rischio più elevato per numerosi esiti di salute, tra cui malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2» hanno scritto il primo autore Jadwiga Konieczna e colleghi dell'Health Research Institute of the Balearic Islands, Spagna. «Pertanto andrebbero garantite strategie efficaci mirate a componenti specifici della composizione corporea, oltre alla gestione del peso, per migliorare la salute a lungo termine».

La dieta mediterranea, in particolare quella a ridotto contenuto energetico, si sta affermando come una strategia efficace per la perdita di peso e per il suo mantenimento a lungo termine

Dieta mediterranea più esercizio fisico rispetto alle cure abituali

Il presente studio consta di un’analisi ad interim predefinita dopo 3 anni di follow-up del trial clinico randomizzato, multicentrico e in cieco Prevención con Dieta Mediterránea-Plus (PREDIMED-Plus) in corso, nel quale 1521 soggetti adulti di età compresa tra 55 e 75 anni sono stati esposti a un intervento basato sulla dieta mediterranea a ridotto contenuto energetico e sulla promozione dell'attività fisica, oppure alle cure abituali con il consiglio di seguire una dieta mediterranea ad libitum ma senza un incremento dell'attività fisica. L'intervento è stato progettato per essere condotto durante 6 anni, con un ulteriore follow-up osservazionale di 2 anni per raccogliere i dati relativi agli eventi clinici.

Oltre a ridurre del 30% l’apporto energetico, i partecipanti sono stati incoraggiati a limitare il consumo di alcuni alimenti (carni lavorate, burro, margarina, panna, bevande zuccherate, zuccheri aggiunti, biscotti, pane e altri cereali raffinati, promuovendo l’assunzione di cereali integrali) allo scopo di perdere peso. Sono stati inoltre incoraggiati ad aumentare progressivamente l’attività fisica aerobica, con l’obiettivo finale di camminare almeno 45 minuti al giorno per 6 giorni alla settimana e di eseguire esercizi per migliorare la forza, la flessibilità e l’equilibrio.

Miglioramenti significativi della composizione corporea con dieta ed esercizio

Nel complesso sono state osservate differenze significative tra i gruppi durante il follow-up per tutti gli esiti primari.

L’analisi ha evidenziato che i soggetti nel gruppo di intervento hanno ottenuto una riduzione maggiore della percentuale di massa grassa totale rispetto al gruppo di controllo, con una differenza dello 0,94% a 1 anno e dello 0,38% a 3 anni.

Allo stesso modo il gruppo di intervento ha dimostrato una maggiore riduzione dell’accumulo di grasso viscerale, con differenze di 126 g a 1 anno 70,4 g a 3 anni. Anche gli aumenti della percentuale della massa magra totale sono stati maggiori in questo gruppo, con differenze dello 0,88% a 1 anno e 0,34% a 3 anni.

I partecipanti nel gruppo di intervento avevano maggiori probabilità di mostrare miglioramenti di almeno il 5% rispetto al basale nelle componenti corporee dopo 1 e 3 anni di follow-up rispetto ai controlli. Tuttavia questi miglioramenti sono stati più elevati dopo 1 anno piuttosto che a 3 anni relativamente alla massa grassa totale (13% vs 6%), alla massa magra totale (11% vs 6%) e alla massa grassa viscerale (14% vs 8%).

I ricercatori hanno inoltre rilevato che per ogni 12 partecipanti sottoposti all’intervento, un paziente in più ha migliorato la massa grassa viscerale dopo 3 anni rispetto al gruppo di controllo, mentre per la percentuale di grasso e la percentuale di massa magra era necessario trattare 17 soggetti.

«I cambiamenti nella massa grassa viscerale nel gruppo di intervento non sembravano essere indipendenti dai cambiamenti nella massa grassa totale» hanno osservato gli autori. «Questo potrebbe indicare che è necessaria una maggiore perdita di massa grassa totale nel tempo per mobilitare l’accumulo di massa grassa viscerale negli anziani con sovrappeso o obesità e sindrome metabolica».

Hanno inoltre fatto presente la necessità di un ulteriore follow-up per stabilire se i miglioramenti della composizione corporea possono essere efficaci per prevenire eventi cardiovascolari o mortalità,

Referenze

Konieczna J et al. An Energy-Reduced Mediterranean Diet, Physical Activity, and Body Composition: An Interim Subgroup Analysis of the PREDIMED-Plus Randomized Clinical Trial. JAMA Netw Open. 2023 Oct 2;6(10):e2337994.

Tratto da: Pharmastar, Davide Cavaleri, 07 novembre 2023