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Cellule staminali "magnetiche" per curare l'infarto

 

Roma - Un magnete che attrae le cellule staminali 'potenziate' con microparticelle di ferro nella zona intorno al cuore per rendere più efficaci i trattamenti curativi post-infarto e permettere al cuore di rigenerarsi meglio e in meno tempo: il meccanismo è stato messo a punto da un gruppo di ricercatori del Cedars Sinai Heart Institute di Los Angeles e pubblicato su Circulation, la rivista ufficiale dell'American Heart Association.
Le terapie a base di cellule staminali rappresentano, spiegano i ricercatori, tra le innovazioni più promettenti per la riabilitazione dei cuori infartuati. Ma la tecnica di infusione delle staminali deve essere migliorata per ottenere risultati più efficaci: “Abbiamo scoperto che, nel tessuto infartuato, 24 ore dopo l'infusione rimane solo il 10% delle staminali 'riparatrici' iniettate”, spiega Eduardo Marba'n, direttore del Cedars Sinai Heart Institute.
I ricercatori hanno allora potenziato le staminali iniettate in un gruppo di topolini infartuati con delle microsfere di ferro e hanno poi posizionato un magnete sopra il cuore: ed è emerso che il numero delle staminali che riuscivano a stazionare intorno alla lesione era più che triplicato.
Tratto da: ASCA, noe/mcc/rob, 09 aprile 2010