5permille
5x1000
A te non costa nulla, per noi č importante!
C.F. 98152160176

Correre, camminare e saltare per combattere le malattie croniche

Troppi gli italiani sedentari. E solo un bambino su quattro va a scuola a piedi. Un progetto della Federazione di atletica leggera per contrastare sovrappeso, obesità e malattie.
La “regina degli sport” esce dalla reggia e invita tutti a seguirla camminando, correndo, saltando. Per non dimenticare questi gesti semplici e naturali, preziosi almeno quanto i farmaci nel prevenire e curare le malattie, la Fidal, Federazione italiana di atletica leggera, lancia il progetto “Atletica è salute”.
In Italia infatti solo un bambino su quattro va a scuola a piedi. Troppe le distrazioni, complici televisione e internet: il 36% trascorre più di due ore al giorno davanti al televisore o ai videogiochi. L’atletica leggera può rappresentare invece un elemento, innovativo e tradizionale nello stesso tempo, nelle strategie per combattere le malattie croniche legate alla scarsa attività fisica e al sovrappeso. Basti pensare che il 10,6% degli italiani (circa 6 milioni di persone) è obeso e più di tre milioni sono colpiti da diabete.
“Atletica è salute”, realizzata con il patrocinio del ministero della Salute e del Coni, è stata presentata mercoledì 17 dicembre in un convegno a Roma nella sede del Coni, con la firma dell’accordo di programma fra la Fidal e le Società scientifiche aderenti al progetto.
«La prevenzione attraverso gli stili di vita salutari – spiega Sergio Pecorelli, presidente di Healthy Foundation, dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e del Comitato scientifico del progetto - è obiettivo primario delle politiche dell’Unione europea. In questo senso “Atletica è salute” può offrire un contributo fondamentale». La corsa e, più in generale, il movimento fisico, aggiunge Pecorelli, esercitano «effetti preventivi e terapeutici: possono essere paragonati a un farmaco che, opportunamente somministrato, previene le malattie croniche da inattività e ne impedisce lo sviluppo, garantendo considerevoli vantaggi sia alle persone che al sistema sanitario». Secondo alcune ricerche, infatti, è possibile ottenere risparmi del 28% sulla spesa ospedaliera, cioè oltre 60 milioni di euro ogni anno. Tradotto in termini di investimento: un euro destinato allo sport produce un risparmio ospedaliero di almeno cinque euro.
«Camminare, correre, saltare e lanciare sono attività basilari per i bambini, che le eseguono spontaneamente durante i loro giochi» sottolinea Alfio Giomi, presidente Fidal. Tanto che sono consigliate a partire già dai tre anni di età. In questo modo i piccoli socializzano, scoprono se stessi e il mondo che li circonda. L’atletica leggera permette inoltre di sviluppare capacità di coordinazione neuro-muscolare e metaboliche. «Con questo progetto, lo sport olimpico più naturale e diffuso al mondo assume l’impegno, attraverso le proprie strutture e i propri atleti, di affrontare concretamente le problematiche legate alla sedentarietà e all’aumento dell’obesità nel nostro Paese. Inoltre – aggiunge il presidente Fidal - più della metà degli italiani che praticano un’attività sportiva si affida all’improvvisazione, senza il parere di un esperto. Avviare i bambini all’atletica con il coinvolgimento di tecnici preparati può cambiare questa tendenza».
L’evento ha il sostegno non condizionato di Novo Nordisk, che attraverso questa iniziativa intende promuovere la campagna Changing diabetes, che punta a sensibilizzare tutti gli “attori” coinvolti attorno alle problematiche connesse al diabete.
Tratto da: healthdesk, 19 dicembre 2014