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Secondo il Karolinska il PCSK9 circolante č un predittore indipendente di rischio cardiovascolare

La concentrazione nel siero del PCSK9 è associata al rischio futuro di malattie cardiovascolari (CVD), anche dopo aggiustamenti per i fattori di rischio cardiovascolare consolidati. La notizia giunge dal Karolinska ed è stata pubblicata online su Circulation.

La concentrazione nel siero del PCSK9 è associata al rischio futuro di malattie cardiovascolari (CVD), anche dopo aggiustamenti per i fattori di rischio cardiovascolare consolidati. La notizia giunge dal Karolinska ed è stata pubblicata online su Circulation.

«La proproteina convertasi subtilisina/kexina di tipo 9 (PCSK9)» ricordano gli autori, guidati da Karin Laender, dell’Istituto di Medicina ambientale del Karolinska Institutet di Stoccolma (Svezia) «è un nuovo promettente target per la riduzione nel plasma delle lipoproteine a bassa densità (LDL) e per la prevenzione delle CVD. Anticorpi monoclonali diretti contro il PCSK9 sono attualmente in corso di intense sperimentazioni valutare la riduzione del rischio CVD in pazienti con elevati livelli di LDL».

«Considerando che è stato ampiamente dimostrato che il PCSK9 regola il colesterolo-LDL attraverso i recettori LDL, abbiamo ipotizzato che la concentrazione sierica di PCSK9 potesse essere associata a futuri eventi CVD. In effetti, il rapporto tra PCSK9 circolante e l’incidenza di CVD nella popolazione generale è sconosciuta» proseguono.

Per rispondere a tale quesito, Laender e colleghi hanno studiato se la concentrazione sierica di PCSK9 fosse associata all’incidenza di CVD in uno studio prospettico su una coorte di 4.232 uomini e donne di età pari a 60 anni al momento del reclutamento.

Studio basato su registri nazionali

L’incidenza di CVD è stata rilevata da corrispondenti registri nazionali. Dopo 15 anni di follow-up, sono stati rilevati un totale di 491 eventi incidenti (infarti miocardici fatali e non fatali, angina instabile, morti per malattia coronarica, ictus ischemici fatali e non fatali). Per calcolare gli hazard raio (HR) è stato utilizzato un modello a rischi proporzionali di Cox.

La concentrazione sierica di PCSK9 al basale è risultata predittiva di CVD incidente; la concentrazione nel quartile 4, rispetto al quartile 1, è stata associata a un HR di 1,69 dopo aggiustamento per il genere. Ulteriori aggiustamenti per il colesterolo-LDL, il colesterolo ad alta densità, la lipoproteina (a), i trigliceridi, l’ipertensione, il diabete, il fumo, il sovrappeso, l’obesità, l’inattività fisica e l'uso di statine ha comportato una diminuzione dell’HR = 1,48.

Prospettati altri ruoli biologici: coinvolti i trigliceridi e la risposta immune innata

«È stato proposto che il PCSK9 svolga ruoli biologici che vanno al di là della regolazione del colesterolo-LDL, come un influsso sul metabolismo delle lipoproteine ricche in trigliceridi e la risposta immune innata. Se ciò fosse vero, elevati livelli circolanti di PCSK9 potrebbero rispecchiare gli effetti metabolici e cardiovascolari di tali meccanismi».

È stata osservata anche un’associazione tra livelli elevati di PCSK9 e rischio CVD in assenza di elevati livelli di colesterolo-LDL. «Ciò» è il commento degli autori «darebbe un ulteriore supporto a un ruolo del PCSK9 che va al di là del metabolismo del colesterolo-LDL. Da sottolineare, in accordo con le nostre osservazioni, che comunque il PCSK9 non aggiunge rischio agli effetti esercitati da un aumento del colesterolo-LDL. Al contrario, la combinazione di PCSK9 elevata ed elevazione di colesterolo-LDL piuttosto indicano un antagonismo. Né un’elevazione del PCSK9 né un’elevazione del colesterolo-LDL può essere un potente fattore di rischio CVD se l’altro fattore è elevato».

Se la concentrazione sierica di PCSK9 possa aggiungere valore alla valutazione del rischio CVD rimane una questione aperta. Ma si apre la promessa che il PCSK9 sia un fattore di rischio indipendente di CVD e un target per il trattamento, sostengono i ricercatori.

Leander K, Malarstig A, Van’t Hooft FM, et al. Circulating PCSK9 Predicts Future Risk of Cardiovascular Events Independently of Established Risk Factors. Circulation, 2016 Feb 19 [Epub ahead of print]

Trattp da phatmastar.it, 01 marzo 2016