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Lombardia. Diabete, Regione e pazienti trovano una soluzione su gara di appalto per dispositivi

La gara per la fornitura dei presidi era stata aspramente contestata dai pazienti. La proposta, ora sarebbe di ridiscutere i termini della convenzione tra Servizio sanitario regionale e farmacie per la distribuzione di presidi e dispositivi a prezzi inferiori e di implementare il sistema informatico per migliorare il controllo dell’appropriatezza.

“Grazie all'Assessore Massimo Garavaglia la politica lombarda ha detto finalmente ‘no’ alla gara per i presidi e i dispositivi medici per le persone con diabete”. Con queste parole Tamara Grilli, coordinatore FAND-Associazione italiana diabetici della Lombardia, annuncia l’apertura della Regione Lombardia verso una soluzione diversa dalla tanto discussa gara predisposta da ARCA, e già sospesa dal TAR, per la fornitura di glucometri, lancette pungidito, aghi e quant’altro normalmente utilizzato dalle oltre 500mila persone con diabete lombarde.

La disponibilità della Regione sarebbe emersa dal convegno “Diabete: Dalla cura al prendersi cura. L’importanza dell’autocontrollo glicemico domiciliare”, organizzato sabato scorso in memoria del Presidente FAND, Egidio Archero, prematuramente scomparso in autunno, e al quale è intervenuto anche l’assessore all’Economia Massimo Garavaglia. “È una soluzione ponte”, ha detto l’Assessore raccogliendo la proposta di Albino Bottazzo, Presidente Nazionale FAND, di Tamara Grilli coordinatrice Fand Lombardia, di Antonino Arini Presidente di Amici del Diabetico, della Presidente di Federfarma Annarosa Racca e sostenuta dal Presidente della Società italiana di diabetologia (SID), Enzo Bonora.

“Si tratta, in sintesi, di ridiscutere i termini della convenzione tra Servizio sanitario regionale e farmacie per la distribuzione di presidi e dispositivi medici per le persone con diabete, a prezzi inferiori rispetto agli attuali, e di implementare il sistema informatico attualmente in uso per migliorare il controllo dell’appropriatezza”, spiega la FAND. “Questo permetterà, perlomeno per quest’anno, di non fare la gara, di mantenere la pluralità dei presidi per consentire appropriatezza terapeutica e di ottenere un risparmio economico. Accogliamo dunque con estremo piacere questa scelta della Regione Lombardia, pur temporanea, ma molto significativa. Sottolineiamo il fatto che chiunque non la condivida si assume la responsabilità di essere contro le persone con diabete, contro la Regione e contro le buone scelte che in questo momento sta dimostrando di fare”, commenta Grilli.

Un altro impegno virtualmente assunto dagli esponenti politici intervenuti all’incontro – oltre all’assessore Garavaglia, i consiglieri Angelo Capelli (NCD) e Sara Valmaggi (PD) – è stato quello di lavorare insieme alle associazioni delle persone con diabete, ai diabetologi e ai farmacisti, per far sì che sia modificata la legislazione nazionale, “affinché per tutti i malati cronici e in modo particolare per le persone con diabete non si debbano più fare gare per gli strumenti dell’autocontrollo glicemico, per i microinfusori e per le iniezioni d’insulina”, ha spiegato la FAND.

“FAND – ha concluso Bottazzo - continuerà a vigilare e si impegnerà per difendere le persone con diabete sia in Lombardia che soprattutto in tutta Italia per definire a livello nazionale una norma che risolva il problema definitivamente”.

Tratto da: Quotidiano Sanità, 07 marzo 2016