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Eylea, Avastin e Lucentis sono efficaci nell'edema maculare diabetico

Da uno studio clinico biennale che ha messo a confronto tre farmaci per l'edema maculare diabetico in 660 pazienti seguiti da 89 centri statunitensi, emerge che il miglioramento del visus è maggiore nei partecipanti che assumono Eylea (aflibercept) rispetto a quelli trattati con Avastin (bevacizumab), ma solo tra chi inizia la cura con un visus di 20/50, ossia che può vedere a sei metri quello che persone con vista normale vedono a 15. Viceversa, dopo due anni i guadagni in acuità visiva sono stati circa gli stessi per Eylea e Lucentis (ranibizumab), al contrario di quanto era stato osservato dopo 12 mesi di trattamento, quando Eylea era in chiaro vantaggio. Con visus iniziali migliori di 20/50, ossia 20/32 o 20/40, il miglioramento è risultato sovrapponibile per tutti e tre i farmaci testati. Lo studio, pubblicato su Ophthalmology, è stato svolto dal Diabetic Retinopathy Clinical Research Network (DRCR.net), finanziato dal National Eye Institute (Nei), parte dei National Institutes of Health.

«Il trial conferma che Eylea, Avastin e Lucentis sono efficaci per il trattamento dell'edema maculare diabetico» esordisce Paul Sieving, direttore del Nei, ricordando che i tre farmaci sono tutti ampiamente usati per il trattamento dell'edema maculare diabetico, una complicanza del diabete che può causare offuscamento della visione maculare. I farmaci sono iniettati nell'occhio e agiscono inibendo il fattore di crescita vascolare endoteliale (Vegf), una sostanza che agisce sulle cellule endoteliali dei vasi retinici promuovendone la crescita e l'aumento di permeabilità, che causano il danno maculare. Ma se i farmaci hanno meccanismo d'azione simile, le differenze sono nei costi di trattamento per iniezione: 1.850 dollari per Eylea, 60 per Avastin, e 1.200 per Lucentis. «Il numero di iniezioni necessarie è stato il medesimo per tutti e tre i gruppi di trattamento, ossia nove nel primo anno di studio e cinque nel secondo» conclude l'oculista, precisando che il verificarsi di complicanze oculari, come infezioni o infiammazioni, è risultato simile per tutti i farmaci.

Ophthalmology 2016. 10.1016/j.ophtha.2016.02.022

http://www.aaojournal.org/article/S0161-6420(16)00206-2/abstract

Tratto da: Medicinainterna33, 08 marzo 2016