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La “Banca del Cuore”: la card della salute cardiovascolare ideata dai cardiologi ospedalieri

Fumo, stress, cibi grassi, obesità, vita sedentaria e ipertensione. I nemici del cuore sono ben noti, ma ripetere le regole della prevenzione è sempre utile. Così la pensano i medici riuniti al 47° Congresso Nazionale dell’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, Anmco (Rimini 2-4 giugno). Perché attacchi di cuore e ictus sono un pericolo concreto per gli italiani: nel 2013 hanno rappresentato quasi la metà (48%) di tutte le cause di mortalità in persone sotto i 75 anni.

«Questi dati ci suggeriscono di fare attenzione al cuore e ai rischi a cui va incontro ogni giorno – mette in guardia Michele Gulizia, presidente di Anmco, in occasione del a Rimini da oggi fino al 4 giugno».

Per questo è nato il progetto della Banca del Cuore, ideato da Michele Gulizia e premiato dalla Presidenza del Consiglio. Si tratta di una card, gratuitamente rilasciata dai reparti di cardiologia degli ospedali, che contiene i dati clinici sulla salute cardiovascolare (elettrocardiogramma, pressione arteriosa) e nella quale è possibile inserire altre informazioni: se si è diabetici, se si è avuto un infarto pregresso e molti altri preziosi dati clinici. Anmco si sta impegnando affinché il progetto venga esteso anche alle popolazioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo.

«I migranti che sbarcano nel nostro Paese, 24.090 in questi primi mesi del 2016 e 800mila pronti a partire per le coste europee secondo un rapporto congiunto di Europol – afferma Gulizia - spesso sono affetti da malattie cardiovascolari che neanche sanno di avere, perché nei Paesi da cui provengono non c’è la cultura della prevenzione e soprattutto non vi è una sanità assistenzialista come la nostra».

Alla salute dei migranti è stata dedicata una sessione speciale del congresso intitolata Cardiofrontex a cui hanno partecipato i massimi rappresentanti della cardiologia di Egitto, Croazia, Kosovo, Libano, Malta e Marocco e Siria.

«Aiutare queste persone dal punto di vista medico e scientifico - conclude il Gulizia -  può essere possibile grazie al network scientifico basato sulla Banca del Cuore: lo strumento per archiviare gratuitamente i dati sanitari dei pazienti, rendendo possibile recuperarli grazie alla BancomHeart, una card simile al bancomat, contenente la vita sanitaria della persona».

Tratto da: Healthdesk, 07 giugno 2016