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Le proprietà terapeutiche dell’idrogeno solforato

Da gas nocivo a prodotto terapeutico. È lo strano percorso dell’idrogeno solforato, il gas dal caratteristico odore di uova marce, ora considerato capace di contrastare diverse malattie, da quelle cardiovascolari ai tumori.

Perché possiede una proprietà che lo rende interessante agli occhi dei medici: provoca una vasodilatazione che coinvolge sia la muscolatura liscia sia il tessuto vascolare. «Per questo - spiega Giuseppe Cirino, docente di Farmacologia all’Università Federico II di Napoli -  è in grado di prevenire l'insorgenza di un ampio spettro di patologie, quali ictus, infarto, diabete, artrite, demenza, invecchiamento, fino alla disfunzione erettile».

L’inaspettato nuovo volto dell’idrogeno solforato è stato mostrato alla International Conference on the Biology of Hydrogen Sulfide, che si è svolta recentemente a Napoli, organizzato dalla Facoltà di Farmacia dell’Università Federico II del capoluogo campano e promosso dalla Fondazione internazionale Menarini.

«L’idrogeno solforato - continua Cirino - è un valido candidato soprattutto per il trattamento di diverse patologie cardiovascolari. Attualmente ci sono numerosi studi che dimostrano i suoi potenti effetti in caso di infarto miocardico acuto, scompenso cardiaco, vasculopatia periferica e patologie cerebrovascolari, ma si stanno aprendo diversi settori di ricerca».

Nuovi studi, infatti, hanno individuato proprietà antivirali e antinfiammatorie. Così la molecola potrebbe rivelarsi preziosa anche nelle malattie respiratorie virali, come l’infezione da virus sinciziale, ma anche nelle patologie respiratorie di origine allergica, prima tra tutte l’asma, e in quelle di origine batterica, come la tubercolosi.

Ma a quanto pare il gas ha un ruolo importante anche nello sviluppo dei tumori. Nel tumore colorettale e in quello ovarico si osserva un aumento nella produzione di idrogeno solforato, che interviene nella proliferazione e nella migrazione delle cellule tumorali. Grazie a queste osservazioni si stanno studiando farmaci a base di acido amino-oxiacetico in grado di inibire questo meccanismo.

E a Napoli si stanno conducendo studi promettenti sul rapporto tra idrogeno solforato e melanoma, il principale tumore della pelle.

Tratto da: Healthdesk, 08 giugno 2016