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Ipoacusia e diabete di tipo 2

Prove convincenti sul legame tra diabete 2 e deficit dell’udito, o ipoacusia, suggeriscono l’uso di test acustici nella gestione del disturbo metabolico.

Il deficit dell’udito, o ipoacusia, è una disabilità diffusa che colpisce circa il 12% degli italiani e solo l’11% di chi ne ha realmente bisogno ricorre all’uso di un apparecchio acustico. L’ipoacusia è associata a isolamento sociale, depressione e declino cognitivo, oltre a una maggiore propensione per le cadute e i ricoveri, e un aumento della mortalità. Il diabete di tipo 2 è stato modestamente associato ad una maggiore probabilità di ipoacusia. Studi fisiopatologici suggeriscono che le persone con diabete sono predisposte ad alterazioni della percezione delle frequenze più alte. Alcuni meccanismi proposti alla base del legame tra diabete e deficit dell’udito comprendono l’azione combinata di iperglicemia, stress cellulare, alterazioni dei capillari sanguigni della coclea, che è una parte dell’organo dell’udito, e danni al nervo acustico.

Elizabeth Helzner e colleghi della SUNY Downstate Medical Center di New York hanno raccolto e valutato i dati provenienti dalla letteratura scientifica alla ricerca di prove dei danni indotti dal diabete di tipo 2 al sistema uditivo. I risultati di questa revisione sono stati pubblicati su Current Diabetes Report.

La maggior parte degli studi analizzati ha dimostrato la presenza di un legame tra diabete e deficit dell’udito nell’uomo. Tuttavia, il confronto diretto dei dati è risultato difficile per la diversità delle definizioni del deficit uditivo e di altri fattori correlati al disturbo considerate negli studi analizzati.

“L’associazione tra diabete e disturbi dell’udito tende ad essere più forte negli studi con partecipanti più giovani, forse grazie al maggior numero di soggetti coinvolti e all’assenza di problemi dell’udito dovuti all’età, che possono mascherare il contributo del diabete alla comparsa del problema. Questo dato da peso alle prove che il diabete di tipo 2 può danneggiare l’udito”.

Lo studio epidemiologico della relazione tra diabete e disturbi dell’udito è relativamente nuovo. Gli autori concludono che in futuro è necessario condurre studi longitudinali, cioè basati su risultati ottenuti nel tempo, ben progettati per indagare se i pazienti con diabete sono più esposti al rischio di un deficit dell’udito con esordio precoce, e se la progressione della disabilità uditiva varia in base allo stato clinico del diabete.

Fonte: Current Diabetes Reports, Alessandra Gilardini

Tratto da: Diabete.net, 08 giugno 2016