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Retinopatia diabetica, minore rischio con dieta ad alto contenuto di acidi grassi omega-3

Secondo uno studio pubblicato su Jama Ophthalmology, nei soggetti di mezza età e anziani con diabete di tipo 2 l'assunzione di 500 mg giornalieri di acidi grassi omega-3 polinsaturi, pari a due porzioni settimanali di pesce azzurro, si associa a un rischio ridotto di retinopatia diabetica. «La retinopatia diabetica è una delle più importanti cause di perdita della vista tra i soggetti anziani con diabete di tipo 2» esordisce Aleix Sala-Vila della Lipid Clinic di Barcellona, spiegando che la crescente prevalenza di diabete mellito di tipo 2, insieme a un aumento della durata della vita, ha portato a un aumento costante della disabilità nei soggetti anziani con retinopatia diabetica, e che dato il peso economico e sociale della retinopatia diabetica lo sviluppo di strategie efficaci per prevenire o almeno ritardare la sua insorgenza è un importante problema di salute pubblica. «La retina è ricca di acidi grassi polinsaturi a catena lunga omega-3 (LC-omega-3PUFAs), e i modelli sperimentali supportano il ruolo protettivo di queste sostanze contro la retinopatia diabetica, ma i dati clinici in merito sono ancora carenti» scrivono i ricercatori, che hanno svolto dal 2003 al 2009 uno studio prospettico nell'ambito del trial clinico PREDIMED, Prevención con Dieta Mediterranea (PREDIMED), reclutando 3.614 individui tra 55 e 80 anni con diabete di tipo 2 (48% uomini, età media 67 anni), che hanno seguito una dieta mediterranea integrata con olio extra vergine di oliva o noci per la prevenzione cardiovascolare primaria. L'aderenza alle raccomandazioni dietetiche sull'assunzione di almeno 500 mg al giorno di LComega3PUFA è stata valutata con un questionario alimentare. «Nei partecipanti che hanno seguito la dieta indicata, pari al 75% della casistica totale, è stata osservata una riduzione del 48% delle probabilità di sviluppare retinopatia diabetica rispetto a coloro che hanno assunto quantità di LComega3PUFA inferiori a quanto raccomandato» precisano gli autori. E Michael Larsen del Rigshospitalet di Glostrup, Università di Copenhagen, afferma in un editoriale di commento: «Lo studio PREDIMED fornisce interessanti spunti di riflessione per chi desidera prevenire le complicanze del diabete, tra cui la retinopatia, mangiando in maniera intelligente».

Jama Ophthalmol. 2016. doi: 10.1001/jamaophthalmol.2016.2906

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27541690

Jama Ophthalmol. 2016. doi: 10.1001/jamaophthalmol.2016.2942

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27541163

Tratto da: Doctor22, 27 settembre 2016