Diabete di tipo 2, studio individua fattori predittivi di malattia renale
Uno studio dei ricercatori del Gruppo Annali Amd, svolto su oltre 27.000 pazienti italiani con diabete mellito di tipo 2 e pubblicato su Medicine, ha identificato i fattori di rischio specifici delle due manifestazione di danno renale: genere femminile e trigliceridi sono i predittori più potenti di riduzione del filtrato glomerulare (FG). Genere maschile, alti livelli di emoglobina glicata e bassi livelli di colesterolo Hdl sono invece predittori più significativi di albuminuria. In un altro studio pubblicato sul Journal of Hypertension, i ricercatori Amd hanno invece dimostrato che i pazienti che non riescono a mantenere valori pressori sotto 140/85 hanno un rischio aumentato di malattia renale cronica. «Lo studio prospettico, ottenuto dall'analisi del database degli Annali AMD cui partecipano gran parte dei centri diabetologici Italiani, aveva l'obiettivo di indagare i fattori di rischio che condizionano il danno renale» sottolinea Salvatore De Cosmo, responsabile di Medicina Interna-Endocrinologia all'Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Fg), corresponding author dello studio pubblicato su Medicine, da cui emerge che la riduzione del FG e albuminuria individuano due differenti meccanismi patogenetici, necessitando di approcci differenti e complementari.
«Anche lo studio sul Journal of Hypertension è stato condotto nel corso di 4 anni di follow-up in pazienti diabetici e ipertesi afferenti ai centri antidiabetici Amd» spiega Roberto Pontremoli dell'Università degli Studi Irccs Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino-IST di Genova, spiegando che non erano finora disponibili dati sull'incidenza di malattia renale cronica derivanti da ampie casistiche di pratica clinica. E i risultati ottenuti sono di notevole importanza, in quanto dimostrano che il raggiungimento e il mantenimento di ottimali valori di pressione arteriosa migliorano la prognosi renale dei pazienti con diabete di tipo 2 e ipertensione. «Questi dati motivano il rinnovato impegno di Amd, che ha avviato una nuova campagna Annali Amd con l'obiettivo di valutare la qualità della cura nei diabetici, e che sarà strutturata come studio prospettico osservazionale della durata di 10 anni» aggiunge Paolo Di Bartolo (Ravenna), coordinatore Gruppo Annali di Amd. E conclude: «Sono oltre 100 i centri italiani che hanno avuto l'autorizzazione a partecipare dai propri comitati etici e stimiamo entro le prossime settimane di arrivare ad almeno 150 servizi di diabetologia e 250.000 pazienti. Ciò configurerà l'iniziativa di Amd come uno dei più grandi studi in diabetologia sulla qualità della cura a oggi condotti».
Medicine (Baltimore). 2016. doi: 10.1097/MD.0000000000004007
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27399078
J Hypertens. 2016. doi: 10.1097/HJH.0000000000001045
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27457667
Tratto da: Doctornews, 05 ottobre 2016