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Il peso adolescenziale predice la futura mortalitā diabete-correlata

L'indice di massa corporea misurato durante l'adolescenza, compresi i valori che si trovano all'interno della gamma attualmente definita normale, è un potente fattore predittivo della mortalità correlata al diabete mellito fino alla settima decade di vita, secondo quanto si legge in un articolo appena pubblicato sulla rivisita Diabetes Care e firmato da un gruppo di ricercatori coordinati da Hagai Levine della Hebrew University-Hadassah School of Public Health and Community Medicine a Gerusalemme. Gli autori dello studio hanno valutato l'associazione tra indice di massa corporea nella tarda adolescenza e mortalità correlata al diabete nella mezza età in 2.294.139 adolescenti israeliani, età media 17,4 anni. L'indice di massa corporea, misurato nel periodo tra il 1967 e il 2010 durante la visita di valutazione per il servizio militare, è stato suddiviso in percentili secondo le indicazioni fornite dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC), e nei gruppi di pazienti così ottenuti è stato calcolato il rischio di morte per cause correlate al diabete mellito consultando gli archivi anagrafici.

Dai risultati ottenuti emerge un graduale aumento della mortalità per diabete mellito evidente già dal 25mo al 49mo percentile e con un indice di massa corporea da 20 a 22,4 kg/m2 in poi. Un progressivo e significativo aumento del rischio di morte, presente anche dopo gli opportuni aggiustamenti statistici per genere, età, anno di nascita, altezza e variabili socio-demografiche, è stato osservato dal 50mo percentile in poi. «Questi risultati forniscono ulteriori prove dell'urgente necessità di strategie comuni in termini di salute pubblica per far fronte all'epidemia di obesità infantile e al suo impatto devastante sulla salute umana, attualmente sottovalutato» scrivono i ricercatori.

Diabetes Care 2016. doi: 10.2337/dc16-1203

http://care.diabetesjournals.org/content/39/11/1996

Tratto da: Pediatria33, 07 novembre 2016