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Più facile ‘coltivare’ organi in miniatura

Con un gel sintetico che non provoca infezioni

D’ora in poi sarà più facile far crescere in laboratorio gli organi in miniatura, utili per studiare malattie e sperimentare farmaci: i ricercatori del Politecnico di Losanna, guidati da Matthias Lutolf, hanno infatti sviluppato un idrogel che riesce a tenerli ‘in vita’ e che non ha gli stessi inconvenienti dei gel usati finora. La ricerca è pubblicata sulla rivista Nature.

Gli organoidi sono degli organi in miniatura che vengono fatti crescere in laboratorio a partire dalle cellule staminali. Alcuni problemi però hanno finora reso molto difficile la loro produzione in modo standardizzato e controllato. Per formare un organoide le cellule staminali vengono fatte crescere in gel che contengono un mix di molecole capaci di stimolare la crescita e la differenziazione delle staminali imitando l’ambiente naturale che le circonda. Forniscono inoltre alle cellule un’impalcatura fatta di zuccheri e proteine, grazie alla quale le cellule si sviluppano secondo strutture tridimensionali.

In questo modo riescono a organizzarsi dando origine a organi in miniatura, come retine, reni o intestino. I gel usati finora vengono ricavati dai topi ma è impossibile controllarne l’azione, di conseguenza possono spingere le cellule a svilupparsi secondo strutture non bene organizzate. Possono inoltre contenere agenti patogeni che possono innescare infezioni o risposte immunitarie. I ricercatori del Politecnico di Losanna hanno risolto il problema mettendo a punto l’idrogel sintetico, che permette di far sviluppare gli organoidi in modo completamente controllabile e regolabile, senza il rischio di infezioni. Il gel è fatto di acqua e glicole polietilenico, una sostanza usata nelle creme per la pelle e nei dentifrici. Il banco di prova del gel è stato la coltivazione di cellule immature dell’intestino, osservandone lo sviluppo, i ricercatori hanno potuto identificare i fattori che influenzano la capacità delle staminali di espandersi fino a formare gli organi in miniatura.

Tratto da: ANSA, 21 novembre 2016