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Retinopatia diabetica, lo screening non viene effettuato in molti giovani

Molti giovani con diabete non vengono sottoposti a visite oculistiche di screening per la retinopatia diabetica entro sei anni dalla diagnosi iniziale, conclude uno studio pubblicato su Jama Ophthalmology. Lo screening oftalmico per il controllo della retinopatia diabetica è importante per prevenire la perdita della vista nei pazienti con diabete. L'American Academy of Ophthalmology raccomanda lo screening oftalmico a partire da 5 anni dopo la diagnosi di diabete per i giovani con diabete di tipo 1, mentre l'American Diabetes Association lo raccomanda al momento della diagnosi per i giovani con diabete di tipo 2. «Nonostante l'assicurazione sanitaria, molti giovani con il diabete non ricevono visite oculistiche entro sei anni dopo la diagnosi iniziale per monitorare la retinopatia diabetica» afferma Sophia Wang, della University of Michigan Medical School di Ann Arbor, autrice principale dello studio, che ha esaminato la percentuale di esami oftalmici e fattori associati con l'essere sottoposti a visite oculistiche, coinvolgendo giovani di età uguale o inferiore a 21 anni con nuova diagnosi di diabete.

I ricercatori hanno scoperto che il 64,9% dei 5.453 giovani con diabete di tipo 1 e il 42,2% dei 7.233 giovani con diabete di tipo 2 era stato sottoposto a un esame oculare entro sei anni dopo la diagnosi iniziale di diabete, con una probabilità ridotta per i giovani neri e latini rispetto ai giovani bianchi. I giovani inoltre risultavano essere più propensi a sottoporsi a un esame dell'occhio entro sei anni dopo la diagnosi di diabete quando il reddito della famiglia era più alto. «Questi dati suggeriscono che l'adesione alle linee guida di pratica clinica è una sfida in particolare per le minoranze razziali e per i giovani provenienti da famiglie meno abbienti» concludono gli autori, che auspicano che si possa utilizzare la telemedicina per fornire esami più capillari e più a basso costo. «Wang e colleghi hanno il merito di aver sottolineato i tassi inadeguati di screening dei giovani con diabete e l'importanza di migliorare l'aderenza alle linee guida di pratica clinica. La soluzione deve includere una partnership tecnologica tra oculisti e medici di base per migliorare la qualità della fornitura delle cure oculistiche e gli esiti per tutti» afferma in un editoriale Seema Garg, del Department of Ophthalmology alla University of North Carolina di Chapel Hill.

Jama Ophthalmol. 2017. doi: 10.1001/jamaophthalmol.2017.0089

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28334336

Jama Ophthalmol. 2017. doi: 10.1001/jamaophthalmol.2017.0150

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28334299

tratto da: Doctornews, 31 marzo 2017