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Combattere la retinopatia diabetica con il grasso

Un tipo particolare di lipidi che si trova negli occhi può aiutare a proteggere la vista

Sembra che alcuni lipidi a catena lunga possano proteggere i vasi sanguigni della retina impedendo i danni alla vista. Se ne potrebbero ricavare dei colliri. Ma per ora si tratta di poco più che un'ipotesi

Sembra un paradosso, ma a migliorare la salute dei diabetici potrebbe essere il grasso. Ovviamente, non il grasso che fa alzare l’ago della bilancia, ma particolari tipi di lipidi che si pensava esistessero solo nella nostra pelle e che invece, si scopre ora, sono presenti anche negli occhi dove svolgono un ruolo importante nel proteggere la vista. E proprio questo tipo di grassi sembrerebbe in grado di allontanare il rischio di retinopatia diabetica, una delle principali complicanze del diabete che può ridurre la capacità visiva fino a portare anche alla cecità.

I ricercatori, che hanno pubblicato sulla rivista Diabetes i risultati dello studio, sono rimasti sorpresi nell’osservare che le connessioni tra cellule nei vasi sanguigni della retina contenessero lipidi a catena lunga in grado, probabilmente, di impedire ai vasi di lesionarsi.

I vasi sanguigni nella retina sono strettamente collegati da strutture chiamate giunzioni strette, che appartengono alla cosiddetta barriera emato-retinica, un muro che impedisce ad alcune sostanze di entrare nel tessuto della retina. Gli scienziati hanno scoperto che queste strutture di connessione contengono ceramidi a catena lunga, ossia lipidi allungati che sembrerebbero rinforzare la barriera emato-retinica.

ll diabete può esporre i vasi sanguigni ad alti livelli di glucosio e quantità elevate di lipidi, provocando delle lesioni e delle perdite nei vasi che sono all’origine della retinopatia diabetica.

I lipidi a catena lunga e gli enzimi da questi prodotti sembrerebbero capaci di proteggere la retina e i suoi vasi sanguigni

In caso di diabete l’enzima Elovl4 viene soppresso e viene ridotta la sua capacità di produrre questi grassi così preziosi per la prevenzione dei danni alla vista.

I ricercatori sperano presto di trovare il modo di ripristinare il corretto funzionamento di questi lipidi. «Introdurre un maggior numero di lipidi a catena lunga negli occhi - affermano i ricercatori - potrebbe potenzialmente rivelarsi un nuovo trattamento sotto forma di iniezioni o anche colliri».

La retinopatia diabetica si deve a un danno nel lungo periodo dei piccoli vasi sanguigni della retina. A rischiare questa complicanza è il 30 per cento di diabetici. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la retinopatia diabetica è stata responsabile nel 2010 dell’1,9 per cento della disabilità visiva e del 2,6 per cento della cecità nel mondo.

Tratto da: Healthdesk, 30 aprile 2018